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golosovagando
CUCINO PER VOI - Dalla Romania con sapore: il ‘sarmale di Maria'
L’integrazione passa per la tavola e cosa c’è di meglio che imparare a conoscere un paese lontano attraverso i suoi piatti? Così mi ritrovo in cucina con Maria (foto), che lavora come collaboratrice domestica a Sestri Levante, ma proviene dalla Suceava, regione settentrionale della Moldova romena: oggi ci prepara un piatto molto adatto per l’inverno, involtini di verza con polenta. Si chiamano “sarmale” e quando mi racconta dell’origine della pietanza scopro che davvero ‘tutto il mondo è paese’: greci, turchi, albanesi, bulgari, croati, paesi orientali e romeni si contendono la paternità del piatto, un po’ come facciamo noi del levante con i testaieu…Certo Maria è un po’ di parte nel dirmi che i romeni sono i più creativi nel preparare questi involtini che nel dialetto del posto prendono anche il nome di “găluște”, ma del resto si tratta di una ricetta di famiglia, tramandatale dalla nonna Catinca e poi dalla madre Elena. Un piatto tanto delle feste quanto di tutti i giorni, che può costituire anche una portata unica se, come oggi, si accompagnano 4-5 involtini a testa con della polenta (in alternativa si usa servirlo con della panna acida). L aocmodità è che può essere preparato anche qualche giorno prima. E se preferiamo piatti vegetariani la carne può essere sostituita da carote tritate.
La ricetta
Ingredienti: 1 verza grande, carne tritata mista (maiale e vitello), cipolla, riso ammorbidito nell’acqua fredda, 1 pomodoro maturo tagliato a pezzi, salsa di pomodoro, 1 – 2 uova (per una ricetta light possono anche non essere messe), aglio, sale (foto).
Preparazione: dopo aver sfogliato e lavato la verza, scottare le foglie mettendole a bollire in acqua salata. Metterle da parte a scolare e tagliarne una parte a listarelle. In una padella con un filo d’olio far soffriggere uno spicchio d’aglio, unire la carne tritata con il riso e la cipolla e far andare per circa 5 minuti. Lasciare raffreddare un po’ aggiungere nel caso le uova. Per la realizzazione dell’involtino occorre una certa manualità, che richiede un po’ di pratica: su una foglia di verza mettere una cucchiaiata del ripieno, arrotolare la foglia su se stessa e quindi spingere i lembi all’interno con le dita per sigillare l’involtino (foto). In una pentola capiente mettere un filo d’olio e 2-3 cucchiai di salsa di pomodoro, formare uno letto di listarelle di verza e adagiarvi sopra le sarmale, disponendole su più strati (foto). Al termine coprire con una foglia di verza grande. Aggiungere acqua o brodo in modo che gli involtini siano immersi, far bollire per un’ora avendo cura di aggiungere ogni tanto altro liquido. A parte scaldare della salsa di pomodoro con un filo d’olio e un po’ di sale, da usare per ricoprire gli involtini una volta nel piatto. Accompagnare con polenta o panna acida (foto).
Francesca Vulpani
Tratto da CORFOLE! del 3/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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I commenti dei lettori
anonimo:
li ho mangiati a carasco fatti da signore polacche con altro nome ma uguale preparazione quantunque molto buoni brava la cuoca
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