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18 Aprile 2012 | in categoria/e attualita

REPETTO SI DIMETTE DA PRESIDENTE: "IRRIGUARDOSA E FUORVIANTE LA DECISIONE DI DECRETARE LA FINE DELL'AUTONOMIA DELLE PROVINCE".

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Con parole accorate, spezzate in due momenti dalla commozione, Alessandro Repetto ha annunciato oggi al consiglio provinciale, riunito nell’ultima seduta di questa consiliatura, la decisione "irrevocabile" di dimettersi da presidente della Provincia. La motivazione è la forte contrarietà politica di Repetto alla scelta del legislatore nazionale di porre fine alla centocinquantennale storia degli enti Provincia con interventi normativi che riducono la loro "autonomia". Ecco il testo completo del discorso letto dal presidente Repetto

"Ill.mo Signor Presidente, desidero comunicarle, ai sensi dell’art. 141 comma 1 lettera b della legge 267/2000, la mia irrevocabile decisione di rassegnare le dimissioni da Presidente dell’Amministrazione Provinciale. Con tale decisione intendo onorare responsabilmente un impegno da me preannunciato in occasione di provvedimenti legislativi tesi a snaturare le funzioni dell’Ente Provincia. Sono consapevole della necessità di una ristrutturazione e razionalizzazione dell’assetto ordinamentale dello Stato Italiano, ma reputo fortemente irriguardoso e fuorviante il percorso che ha condotto il Legislatore a decretare la fine dell’autonomia delle Province e l’abolizione dell’elezione diretta del suo Presidente e del Consiglio. La motivazione del taglio dei costi della politica appare ingiustificata e inopportuna, specie se riferita a parametri oggettivi che denunciano la necessità di pervenire a restrizioni ben più consistenti su enti e organismi portatori di rilevanti oneri di funzionamento. Colgo l’occasione per ringraziare Lei, Sig. Presidente, per l’alto senso di professionalità che ha contraddistinto il suo operato in questa Amministrazione; i Consiglieri di maggioranza, che non hanno fatto mai mancare il loro sostegno e un contributo fattivo; i Consiglieri di minoranza, ai quali va il riconoscimento di un confronto democratico e leale, e con grande affetto ringrazio i componenti della Giunta, che in questi anni mi hanno supportato e sopportato nella conduzione politica dell’Ente. Ai miei più stretti collaboratori dedico un forte abbraccio: con molti di loro ho condiviso l’intero percorso della mia esperienza politica.

Concludo i miei ringraziamenti rivolgendomi a tutti i dipendenti della Provincia, ai quali esprimo una profonda stima e l’augurio che il futuro possa riservare a ciascuno di loro la serenità di un lavoro certo e portatore di successi.  Come uomo di fede ho invocato, nelle situazioni più complesse, la misericordia della Madonna della Guardia, protettrice della città di Genova. A Lei chiedo di continuare a esercitare la Sua protezione su di me e la mia famiglia, a cui molto ho tolto, anche per i tempi che verranno e per le nuove sfide che mi attendono. Esco dal mondo della politica con serenità, avendo sempre scelto di non essere un uomo di potere, ma un servitore del mio territorio con umiltà, sobrietà e coerenza coi valori che hanno ispirato la mia vita. Spero di essere ricordato non per quello che ho fatto o non ho potuto o voluto fare, ma come un uomo che ha tentato di dimostrare che nell’agone politico c’è ancora spazio per i galantuomini. Ancora grazie a Lei Sig. Presidente e a tutti l’augurio di futuri successi".