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    attualita, ecologia, edizione cartacea, salute

    di Silvia Franchi | 04 Marzo 2014 | in categoria/e attualita ecologia edizione cartacea salute

    Inquinamento Rapallo: ordinanza sì, anzi no... anzi sì. Dal 15 marzo mezzi vietati in alcune zone e stop ad auto Euro 1 e 2

    Inquinamento Rapallo: ordinanza sì, anzi no... anzi sì. Dal 15 marzo mezzi vietati in alcune zone e stop ad auto Euro 1 e 2

    Che il traffico sia la problematica principale di Rapallo è cosa nota. Che i livelli di benzene nell'aria, lo scorso anno, abbiano sforato i limiti consentiti per la salute umana, pure. Per lo meno, stando ai dati registrati dal 1 gennaio al 31 luglio 2013 dalla centralina che la Provincia di Genova ha posizionato in via della Libertà, arteria viaria che corre nel cuore di Rapallo. Risultati che nel novembre 2013 hanno indotto l'amministrazione guidata da Giorgio Costa ad emettere un'ordinanza di limitazione alla circolazione veicolare. Il provvedimento, esteso in gran parte del centro città dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 19 (eccetto per alcune categorie di veicoli, come i mezzi delle forze dell'ordine e delle pubbliche assistenze e i veicoli d'epoca provvisti di certificazione), riguardava i mezzi alimentati a benzina, metano o Gpl con omologazione precedente all'Euro 1. Ma apriti cielo. L'ordinanza aveva sollevato un coro di “no”, tanto da sfociare in iniziative di protesta, tra cui una raccolta firme per ritirare il provvedimento e promuovere progetti alternativi, come le “domeniche ecologiche”. Il provvedimento resta invece in vigore. Ma il corso degli eventi fa sì che la situazione cambi. Siamo a gennaio 2014 quando i consiglieri d'opposizione (tranne Gerolamo Giudice) più i fuoriusciti dalla maggioranza Carlo Amoretti e Maurizio Malerba, in un – apparentemente – tranquillo lunedì mattina si ritrovano nello studio di un notaio e formano l'atto di sfiducia al sindaco. Costa, suo malgrado, deve cedere la fascia tricolore.
     
    Ordinanza no.. anzì, ma...
    Arriva il commissario prefettizio Gennaro Terrusi, che traghetterà la città fino alle elezioni di primavera. In un primo tempo, pare che la sua intenzione sia quella di ritirare l'ordinanza in vigore. Poi, il colpo di scena: il provvedimento resta, benché modificato in alcuni punti risultando, per certi aspetti, pure più restrittivo del precedente: si estende l'ordinanza ai mezzi con omologazione precedente all'Euro 2 anziché Euro 1. In compenso, i divieti non riguarderanno alcune strade, come il lungomare Vittorio Veneto, piazza IV Novembre e la provinciale 227 di San Michele. La nuova ordinanza anti-benzene entrerà in vigore il 15 marzo e sarà attiva in via sperimentale fino al 16 maggio.

    Gi sfoghi su “Mugugni a Rapallo”
    Rispetto allo scenario precedente, a restare invariate sono pure le lamentele di una parte dei cittadini. I quali – come spesso succede – si sfogano sulle pagine di Facebook: «Alla fine fermano noi di Rapallo, invece di limitare il traffico per Santa» puntualizza Cristina sulla pagina del gruppo “Mugugno Rapallo”; «Bisognerebbe prima di tutto togliere dalla nostra città il traffico che non ci appartiene, e poi fare le ordinanze in tale direzione; non mi sembra giusto che i cittadini di Rapallo debbano subire delle restrizioni causate da altri» aggiunge Pietro, anche lui con riferimento al traffico diretto a Santa Margherita. Molte delle critiche arrivano dai possessori di mezzi che verranno coinvolti dalle limitazioni e che magari non hanno le possibilità economiche per sostituirli. Polemica, in questo senso, l'osservazione di Gilberto, rivolta ai politici locali che solo nell'ultimo anno si sono eretti a “paladini” della lotta anti-benzene: «Invece di gridare “al lupo al lupo”, così da far rizzare le orecchie alla Provincia che e stata costretta a imporre limiti, si sarebbe potuto fare qualcosa a più ampio respiro, magari dilazionato in due anni, così da permettere alle persone di cambiare il mezzo». Vero è che, tra le varie problematiche del trasporto pubblico locale e la conformazione di un territorio che rende difficile l'uso di mezzi alternativi non inquinanti come la bicicletta, le alternative per ridurre l'inquinamento non sono molte. A meno che non si decida di utilizzare il metodo più ecologico di tutti: spostarsi a piedi.


    Tratto da CORFOLE! del 3/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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