il tappiro

01 Settembre 2009 | in categoria/e il tappiro

"Il Giornale" di Berlusconi copia "il giornalino" di Rosasco

Il nostro giornale come ben sapete è gratuito e quindi non ha bisogno di scoop per vendere. Cosicché "il titolo a sei colonne" non è necessariamente una notizia sensazionale, ma può essere una curiosità, un approfondimento, una provocazione o un'intervista. Questa volta, per la nostra piccola redazione, la notizia c'è ed è di carattere professionale. Sì, perchè sullo scorso numero un nostro giornalista ha realizzato un bel pezzo su Celestini, dal titolo "Giocavo con Maradona, ora alleno la Caperanese". Qualche giorno dopo un nostro affezionato lettore di Castiglione Chiavarese chiama in redazione e ci informa che "Il Giornale ha fatto un articolo praticamente identico al vostro. Perfino i virgolettati sono identici!". Incuriositi lo abbiamo letto, verificandone l'incredibile similarità: non credendo possibile un'operazione simile da parte di un quotidiano nazionale, abbiamo chiesto allo stesso Celestini se fosse stato intervistato dal noto Giornale:"ho rilasciato l'intervista solo al vostro Corriere e anzi vi ringrazio perchè in molti mi hanno riferito di averla letta".
Ohibo! Per tutte le saracche delle molucche! Il grande Giornale di Berlusconi copia nientemeno che il giornalino di Rosasco! Il fatto che tutti chiamino confidenzialmente il nostro Corriere "il giornalino rosa" (cosa che ci fa un immenso piacere per l'affetto che provate nei nostri confronti) forse fa cadere qualcuno nell'equivoco del piccolo giornale.
Beh, bisogna "dare a Cesare quel che è di Cesare": con 25.000 copie questa testata è in assoluto la più diffusa del Levante. E, a differenza di tutte le altre (comprese quelle a pagamento), lo possiamo scrivere a caratteri cubitali in copertina.
Certo, rimaniamo con i piedi per terra, con l'umiltà di essere piccoli (qui non ci sono grandi famiglie o grandi interessi, ma solo un gruppo di giovani con grande volontà e caparbietà), se vogliamo un po' caserecci (ai paroloni preferiamo un linguaggio comprensibile, vicino alla gente e raccontare storie che ci appartengono invece che la vita dei "pseudo vip") e con la consapevolezza di uscire una volta al mese. Ebbene, nell'equivoco del piccolo giornale è caduto, suo malgrado, il giornalista de Il Giornale che, a giustificazione, ci ha scritto "Per confermarle quanto apprezzo e considero utile il vostro lavoro, parecchie volte ho preso spunto da un vostro articolo per approfondirlo e pubblicarlo su un quotidiano, un settimanale o un sito d'informazione internazionale.
In seguito all'articolo pubblicato su il Giornale del 23 luglio 09 su Costanzo Celestini, intitolato non a caso "Scelte di vita", nel raccontare e mettere in risalto il lato umano di un personaggio, ancora una volta ho preso spunto da un vostro bell'articolo articolo il quale, dopo avere approfondito la notizia con la redazione di Settimana Sport, ho deciso di rendere ancora più visibile a chi non legge (sfortuna sua) i giornali di quartieri.
Un articolo che ha riscosso notevole successo, una piccola soddisfazione che ho intenzione di dividere con voi ringraziandovi ancora una volta, di dare la possibilità a chi non vive l'entroterra, di conoscere ancora meglio la nostra terra. Sicuro di leggere altri interessanti e nuovi argomenti, dal prossimo eventuale articolo (spero tanti), come ringraziamento verrà citata la fonte!" Ecco, sarebbe bastato citare la fonte.
E definire 'giornale di quartiere' una testata che sforna 25.000 copie sembra proprio un tentativo di minimizzare. Comunque sia, certe cose non dovrebebro accadere nemmeno con il giornale della parrocchia. Per proporre ai nostri lettori un articolo, ci pensiamo, valutiamo il possibile interesse e il taglio da dare, ci ingegnamo per trovare e contattare le persone, percorriamo chilometri e chilometri in tutto il Levante, facciamo l'intervista, la scriviamo e poi viene rivista e corretta e quindi titolata, impaginata, stampata e distribuita.
Quindi copiare un articolo significa "depredare" chi ha fatto tutto questo. In ogni caso, vista l'amicizia che lega i due direttori, Carlo Stagnaro e Massimiliano Lussana, il piccolo incidente di percorso è stato subito chiarito e il reo perdonato.
A dire il vero questa situazione ci era già capitata qualche tempo fa con un settimanale a pagamento del Levante che distribuisce qualche migliaia di copie una nostra intervistata ci disse: "Non so come ringraziarvi, perchè dopo che siete usciti con quel bel articolo mi sono ritrovata pure su quest'altra rivista. Tra l'altro alcune cose le avevo dette solo voi e anche il titolo era identico... non è che siete passati alla concorrenza?".
Ovviamente no. Anche in quel caso si trattò di una scopiazzatura.
Intendiamoci, nel bene e nel male, a livello locale siamo fortunati ad avere una pluralità di piccoli informatori slegati l'uno dall'altro, a differenza dei "grandi" a livello nazionale che propinano ogni giorno esattamente gli stessi articoli, così come accade nei telegiornali.
In ogni caso, vista l'occasione, facciamo un sentito in bocca al lupo al loro nuovo Direttore Feltri al quale auguriamo un buon..."avvenire".Virginia Peluso
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