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00 Gennaio 2008 | in categoria/e lettere

Beppe Grillo, Alitalia e il mulo che tira calci Risponde l’editore

Beppe Grillo, Alitalia e il mulo che tira calci Egregio Direttore, prima di fare le pulci al n° 96 del Giornale desidero fare i complimenti perché è sempre più interessante, vario, completo con qualche ….neo. Non ho condiviso quel “ pubblichiamo volentieri il libero pensiero di Beppe Grillo”. Non è pungente ma efficace, è irriverente e inaccettabile. Mi verrebbe da dire : da che pulpito viene la predica! Contesto anche il perentorio titolo:”L’Alitalia impoverisce l’Italia : urgente chiuderla subito” Un problema di così difficile soluzione necessitava di una premessa esplicativa. Infine quel “ Chi nasce mulo bisogna che tira calci” Aggravante che sia il titolo di un libro. E’ un bel calcione alla lingua italiana e, secondo me, si poteva farlo risaltare. Con stima Lettera firmata   Risponde l’editore Gentile lettore, partendo dalla sua ultima osservazione le risponde direttamente Paolo Ferrari, uno degli autori del libro: "Quando abbiamo deciso di lasciare il proverbio nella forma in  cui ci era stato riferito, senza pretenziosi congiuntivi non avevamo l'ambizione di dare calcioni alla lingua italiana, anche se, da Verga in poi (si parva licet...) la nostra letteratura è fatta proprio di calcioni alle regole di una lingua che, fin dalla sua nascita, è stata lontana dall'eloquio popolare. Non pensavamo neanche che a qualcuno potesse sfuggire l'intenzionalità della scelta, comunque rispettiamo la sensibilità dei cultori dell'italiano "corretto". A loro, e quindi al lettore in questione, assicuriamo che all'interno del nostro libro non troveranno altri congiuntivi sbagliati. E se vorranno controllare, potrà magari essere per loro l'opportunità di trovarvi altri motivi di interesse." Per quanto riguarda il pensiero di Beppe Grillo "irriverente e inaccettabile" semmai è l'atteggiamento di ambedue gli schieramenti politici davvero poco rispettoso degli italiani e delle loro tasche. Discorso simile riguarda l'Alitalia. Abbiamo volutamente lasciato senza introduzione (e con il titolo originale) questo comunicato della nota Associazione dei consumatori perchè a nostro avviso noi tutti, lei compreso, "abbiamo già dato". Continuare a foraggiare una compagnia che è in costante perdita, fuori dalle logiche di mercato (dove altre compagnie sopravvivono benissimo in concorrenza tra loro) e soprattutto pensando che tutte le piccole attività (compresa quella che regge il giornale che lei ha in mano) non hanno scampo nè aiuti nel momento di difficoltà allora forse potrà capire lo sdegno e il motivo della pubblicazione del pezzo. Se poi vuole mettere in gioco quel lontanissimo sentimento chiamato "'orgoglio nazionale", solo per il fatto che questa Compagnia porta nel suo nome la scritta Italia, allora poveri tutti quelli che desiderano puntare questo nobilissimo sentimento su una società in fallimento o su una squadra di calcio eliminata al secondo turno. Forse è meglio tenerselo in serbo per cose più importanti. (Il libero pensiero espresso è di chi scrive e non corrisponde necessariamente a quello della Redazione)  Buona vita a lei. G.R.