EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • IMMOBILIARE a monleone di cicagna, af...
    • VENDO vendo cancelletto di sicu...
    • VARIE cerco galline collo nudo,...
    • VARIE cerco piantine di lamponi...
    • VARIE cerco gabbia per conigli ...
    • VENDO per smobilito soffitta, c...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    Trattoria di Donega: Il liquore al basilico di Natalina

    Dalla ricetta segretissima in memoria della nonna di Paola nasce l’ultima novità della Trattoria Donega L'articolo finisce qui ...

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    attualita, cultura, edizione cartacea

    di Pier Luigi Gardella | 10 Dicembre 2012 | in categoria/e attualita cultura edizione cartacea storia locale

    Quando “Santa” si chiamava Port Napoléon: il 22 dicembre 1812 i piccoli borghi rivali di San Giacomo e di Santa Margherita (l'antica Pescino) vennero uniti da Napoleone in un unico Comune

    Quando “Santa” si chiamava Port Napoléon: il 22 dicembre 1812 i piccoli borghi rivali di San Giacomo e di Santa Margherita (l'antica Pescino) vennero uniti da Napoleone in un unico Comune

    ...la vicenda del nome nel tempo si complicò e quella rivalità, a distanza di due secoli, non è ancora del tutto sopita...

    Sono passati esattamente due secoli dalla unificazione dei due comuni di San Giacomo e di Santa Margherita (l’antica Pescino) nell’unico comune, allora chiamato Port Napoléon ed oggi divenuto Santa Margherita Ligure. Per celebrare l’evento dell’unificazione cittadina tre associazioni culturali sammargheritesi - “A Coallinn-a” la “Tigulliana” e “Spazio Aperto” - hanno costituito un gruppo di lavoro e a partire nel prossimo gennaio ricorderanno con una serie di eventi, questa unificazione avvenuta tra la fine del 1812 e gli inizi del 1813.

    La storia
    Nel 1812 l’antica Repubblica di Genova era ormai diventata parte dell’Impero Francese e perdurando lo stato di guerra con gli inglesi Napoleone Bonaparte aveva indirizzato il Governo ad un potenziamento delle difese del golfo genovese, attraverso la fortificazione delle coste. In quell’anno furono rafforzate le batterie di Portofino quindi si intervenne a S. Margherita e a S. Giacomo di Corte. Sino a quell’epoca infatti esistevano due comuni distinti, con due parrocchie e con le popolazioni che si guardavano con diffidenza e si avversavano. Napoleone I, probabilmente per togliere ogni motivo di rivalità, ma soprattutto per motivi strategici onde creare un importante porto nel Tigullio in supporto a La Spezia ed alla stessa Genova, decise di unificare i due Comuni. E così il 22 dicembre 1812 emise un decreto in tal senso affidando l’incarico di esecuzione al Prefetto del Dipartimento degli Appennini di stanza a Chiavari. Il celebre storico sammargheritese Attilio Regolo Scarsella, nei suoi ‘Annali di Santa Margherita Ligure’ editi nel 1914 sottolinea il fatto che “nulla nel decreto spiega il mutamento, nulla prima del decreto che lo lasci prevedere o che lo prepari; e dopo di esso non un foglio, non una riga nell’archivio che ci mostri in quale modo il cambiamento fu accolto dagli abitanti. La storia sembra dirci: - L’ha voluto Napoleone e basta”. All’epoca era Sindaco (anzi Maire) di Santa Margherita Gerolamo Costaguta, mentre Francesco Palmieri era Maire di San Giacomo di Corte. Ma quest’ultimo morì il 5 dicembre risparmiandosi, come scrive lo Scarsella,  il dolore di vedere i due comuni “spogliati della loro autonomia”.
    Un mese dopo, il 22 gennaio 1813 il Prefetto del Dipartimento degli Appennini a Chiavari con una sua Deliberazione (Arrête) ai Consigli Municipali di Santa Margherita e di San Giacomo notificava loro il Decreto Imperiale con il quale avrebbero costituito un unico Comune con il nome di Port Napoleon. Le carte, gli atti e tutta la documentazione esistente, avrebbero dovuto essere conferiti all’unico Maire in  una sede collocata il più possibile nel centro del Comune e, in tutti gli atti pubblici a partire da quella data, sarebbero scomparse le vecchie denominazioni di Santa Margherita e di San Giacomo. Pochi giorni dopo, il 25 gennaio il Sotto Prefetto del Dipartimento degli Appennini comunicava che un arrête del Prefetto nominava Maire provvisorio del nuovo Comune di Port Napoleon Gerolamo Costaguta, mentre erano nominati Adjoints  Gerolamo Pino e Francesco Gerani.
    Ma l’insediamento ufficiale, con la nomina definitiva del Costaguta a Maire, si fece con una grandiosa cerimonia il 23 agosto successivo. Il Costaguta ricevette ordine “di dare a questa cerimonia più risalto possibile”. E, come racconta sempre lo Scarsella, il Costaguta non se lo fece ripetere preparando le cose per bene; radunò funzionari, uscieri, preposti, fece accogliere da una scorta di gendarmi il Maire di Rapallo che, in qualità di delegato del Prefetto, avrebbe raccolto il giuramento del Costaguta. E tra suoni di tamburo e ampollosi discorsi la cerimonia riuscì nel migliore dei modi.
    Già nel primo anno il nuovo Comune vide sensibili miglioramenti, nel lavoro, nella pubblica amministrazione, nell’istruzione, ma, com’è noto, per l’Impero Francese le cose si misero decisamente male e già nel 1815 troviamo Napoleone esule all’Elba con il Congresso di Vienna che trasforma l’Europa e fa diventare la Liguria ‘Ducato di Genova’. Ovviamente scomparve anche il nome di Port Napoleon: il 30 novembre 1815, Vittorio Emanuele I diede con un suo Decreto il nome di Santa Margherita a tutto il Comune. Ma questo non era ancora la definitiva denominazione della città, perché con l’Unità d’Italia si presentò il problema delle tante Santa Margherita sparse sul territorio italiano. Pertanto il 30 novembre 1863 il Consiglio Comunale deliberò all’unanimità il cambiamento del nome in Santa Margherita Ligure. Il 31 dicembre successivo giunse il Decreto Reale di approvazione da parte di Vittorio Emanuele II.

    Il ricordo
    Le tre associazioni sammargheritesi, sotto la spinta dei loro presidenti Marco Delpino per la “Tigulliana”, Alfredo Bertollo per la “Coalinn-a” e Giulio Ciana per “Spazio Aperto”, stanno organizzando il ricordo di questo evento con la preparazione di un libro curato da Giovanni Galvani che vedrà la luce il prossimo gennaio, mentre, sempre in gennaio, saranno proposte tre conferenze sull’argomento che sarà esaminato sotto diversi punti di vista: l’occupazione francese, la vita degli abitanti, i motivi dell’unificazione, le rivalità tra i due borghi. In effetti ancor oggi, pur se non in maniera esasperata come poteva essere in passato, la rivalità tra i due borghi non è del tutto scomparsa, ed è facile trovare ancora qualche anziano pescatore che malvolentieri oltrepassa “o schéuggio de Sant’Êmo” lo scoglio di S. Erasmo, antico confine tra San Giacomo e Santa Margherita.

    Tratto da CORFOLE! del 12/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Trattoria di Donega: Il liquore al basilico di Natalina

    Dalla ricetta segretissima in memoria della nonna di Paola nasce l’ultima novità della Trattoria Donega L'articolo finisce qui ...

    Trattoria di Donega: Il liquore al basilico di Natalina

    Dalla ricetta segretissima in memoria della nonna di Paola nasce l’ultima novità della Trattoria Donega L'articolo finisce qui ...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO