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16 Ottobre 2023 | in categoria/e storia locale

La notte dei morti, una ricorrenza Celtica

Alcuni studiosi hanno individuato le origini di questa diffusa ricorrenza nella festa di Samhain, una sorta di Capodanno dei Celti d’Irlanda. Prima che si definissero le stagioni con date convenzionali come facciamo oggi, i popoli antichi misuravano il tempo in base ai cicli del raccolto: la festa di Samhain segnava la fine della stagione calda con l’ultimo raccolto e quindi l’inizio della stagione fredda, con i preparativi di provviste e di tutto l’occorrente per ritirarsi e sperare di superare l’inverno nordico. Samhain segnava quindi un momento di passaggio a cui non era semplice sopravvivere. In questa fase di “sospensione dalla vita” i Celti credevano che la parete che divide il regno dei morti da quello dei vivi si assottigliasse e che i due mondi potessero entrare in comunicazione. Per questo motivo la festa di Semhain era anche un momento per onorare i morti.    

Come diventa una festa cristiana
Più tardi, i Romani fecero coincidere la festa di Semhain con la loro festa dei morti, che aveva luogo in maggio, mentre più avanti i cristiani istituiranno la festa dei morti il 2 novembre, il giorno dopo di Ognissanti. In effetti lo stesso nome moderno di Halloween deriva da “All Hallow’s Eve”, che in inglese antico significava proprio la “vigilia di Ognissanti”. Samhain si lega dunque a una serie di feste in onore dei morti, religiose e pagane.     

E poi simbolo degli Stati Uniti
Come può un’antichissima festività diventare una delle più note ricorrenze americane? Per via delle migrazioni. Quando molti irlandesi, spinti dalla povertà, decisero di emigrare verso le nuove terre, portarono con sé le loro tradizioni, tra cui quella del capodanno celtico. Negli Stati Uniti la festa ha poi preso il carattere che oggi conosciamo, scadendo nell’horror e nel consumismo, con costumi da comprare ogni anno, decorazioni di plastica e dolcetti confezionati, perdendo del tutto il suo profondo significato originario.