EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • IMMOBILIARE a monleone di cicagna, af...
    • VENDO vendo cancelletto di sicu...
    • VARIE cerco galline collo nudo,...
    • VARIE cerco piantine di lamponi...
    • VARIE cerco gabbia per conigli ...
    • VENDO per smobilito soffitta, c...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    FUNGHI (3) - Per la rubrica "Cucino per voi" ecco "il risotto ai funghi (della discordia)"

    Come potete leggere dall’articolo "Funghi (1): attenti a non fare il pieno di... leggende - Una foto pubblicata su Facebook ha fatto emergere una serie di credenze discutibili: facciamo ...

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    edizione cartacea

    di Simone Parma | 24 Gennaio 2017 | in categoria/e cucina edizione cartacea storia locale

    Vita di campagna - Quando abbiamo messo il fuoco nella scatola

    Vita di campagna - Quando abbiamo messo il fuoco nella scatola

    Usi e costumi di una volta... ma neanche tanto tempo fa
    Dal focolare alla stufa economica: come queste “tecnologie” hanno cambiato la vita nelle case dei nostri nonni

    In questi giorni di “scuole ghiacciate” Vittorio Rosasco, maestro storico della Valfontanabuona, ci racconta un aneddoto che tanti suoi alunni ricorderanno: «Quando iniziai a insegnare nelle scuole non c’erano i caloriferi, ma solo una stufa che scaldava le aule, che allora erano perlopiù pluriclasse. Non c’era neanche lo scuolabus, ogni bambino ci arrivava a piedi, magari dopo un lungo tragitto per crouze e sentieri. Eppure, almeno fino a metà degli anni ‘60, ogni alunno portava con sé da casa una fascetta di rametti secchi o brughi per accender il fuoco o un tronchetto per alimentare la stufa di classe».
    E’ incredibile pensare che questa fosse la normalità fino a pochi decenni fa, quantomeno in campagna, dove anche l’arrivo della stufa per alcune famiglie fu un vero avvenimento. Raccontare come l’uomo si riscalda oggi potrebbe riassumersi banalmente: una caldaia e termosifoni. Nei primi anni del ‘900 però le cose erano ben diverse. Non esistevano gas e caldaie, solo legna e pentole di rame.


    Il fuoco nella scatola no!
    «Quella più tecnologica della famiglia - racconta sorridendo - è sempre stata mia sorella. Così un giorno del 1939 arrivò a casa con una stufa di ghisa. Fino a quel momento il fuoco era sempre stato al centro della cucina, costretto solo da una cinta di pietre e mattoni. Sopra si trovava la catena che reggeva una pentola, mentre il soffitto era in realtà il seccatoio delle castagne, che potevano essiccare proprio grazie al calore ed al fumo emanati dal focolare. I muri erano neri di fuliggine tanto che, spesso quando pioveva, questa colava sui muri fino al pavimento». Da quel giorno però con la stufa tutto divenne più ordinato e pulito e si iniziò ad imbiancare i muri. Tutti felici? Incredibili a dirsi ma non per tutti: «Mio padre era abituato a vedere il fuoco al centro della stanza. Era come una mania per gli uomini di quel tempo, quindi non accettò subito il cambiamento. Il primo giorno ricordo che esclamò “il fuoco nella scatola proprio non mi piace!”».

    Comoda, pulita e pratica
    «Dopo nemmeno una settimana però mi ricordo bene che se ne stava sdraiato sulla panca accanto alla stufa a prendersi il caldo, soddisfatto. Impossibile negare la comodità della nuova arrivata!». Già, perché le stufe in ghisa, anche grazie alle due bocche, che per le famiglie numerose diventavano quattro, poteva riscaldare cibo e acqua, senza sprigionare fumo e cenere. La cucina divenne un luogo meno cupo e più ordinato e il calore della stufa aumentò anche grazie al materiale di cui era costruita. «Abbiamo conservato quella stufa, tanto che oggi è esposta all’interno del museo» probabilmente a testimonianza di un periodo di grande cambiamento, che segnò il destino delle case di campagna e delle famiglie che vi abitavano.

    POI ARRIVO' LA STUFA ECONOMICA
    «Nel dopoguerra arrivò la stufa economica, quasi una rivoluzione per le tante cose che ci permetteva di fare. oltre che riscaldare l'ambiente aveva un forno, il reparto scaldavivande, l'acqua calda per lavare i piatti o per il bagno e un reparto per raccogliere la cenere senza sporcare, per poi poterla utilizzare nell'orto».




    Questi e altri oggetti sono esposti al Polimuseo del giocattolo, della civiltà contadina e delle curiosità naturalistiche (GATTORNA-GE)
    Aperto ogni terzo sabato del mese dalle 15.3, ingresso libero, offerte gradite a sostegno del progetto. Visite su prenotazione per gruppi e scolaresche: 0185.931032.






     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO