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sport
di Simone Parma | 02 Ottobre 2018 | in categoria/e attualita ecologia edizione cartacea sport tempo libero
Lotta ai ladri di biciclette. La nuova arma? La comunità on line
Tante ritrovate grazie alle segnalazioni e condivisioni su siti e social
Trecentocinquantamila: a tanto ammonterebbero le bici trafugate ogni anni dall’Italia, per un valore di diversi milioni di euro. Un vero e proprio mercato sommerso, che spesso porta i mezzi a due ruote più pregiati fuori dall’Italia per essere rivenduti con più facilità. Tra queste ci sono sicuramente quelle che ogni giorno vengono sottratte nel nostro Levante, per niente immune a questa piaga. Per rendersene conto è sufficiente scorrere i social per leggere i tantissimi appelli di persone che non trovano più la propria amata due ruote.
CHI DENUNCIA IL FURTO...
Tra i ladri “nostrani” anche un ultraottantenne
Tra i ladri pizzicati ce ne sono di tutte le età, nazionalità e categorie sociali. Gli ultimi in ordine di tempo due giovani ventenni di Sestri Levante e l’incredibile caso di un ultraottantenne di Chiavari, che anche se affetto da demenza era diventato un ladro seriale di biciclette. Nel frattempo pochi giorni fa a Sarzana è stato scoperto un capannone pieno di biciclette (più di 40) tutte rubate. Un bollettino di guerra che resta costante negli anni e che evidenzia come i ladri di biciclette siano sempre in azione.
Come difendersi?
Lo abbiamo chiesto a Gianluca Gotelli, meccanico e rivenditore di bici a Chiavari (Tecnociclo, Via Entella): «I furti sono in aumento e spesso si tratta di furti organizzati perchè spariscono decine di biciclette tutte insieme. In aumento anche quelli dei ricambi come freni, manubrio, sellino. Per questo consiglio sempre di legare non solo la ruota, ma anche il telaio e di aggiungere lucchetti più piccoli alle parti mobili. Da poco sono arrivati sul mercato anche piccoli segnalatori di posizione da nascondere dentro la bici, che hanno la doppia funzione di poterla individuare e poterne dimostrare la proprietà. Sono convinto che il modo migliore per evitare i furti sarebbe far gruppo. Se i proprietari riuscissero a mettersi d’accordo e affittare un box o una cantina dove lasciare le loro bici molti dei ladri sarebbero scoraggiati».
Un’opinione importante arriva anche dall’associazione FIAB Vivinbici, che si occupa di promuovere la mobilità sostenibile nel Levante: «Negli anni sono stati proposti diversi sistemi per ovviare ai furti - ci spiega il presidente della sezione Tigullio, Marco Veirana - ma non tutti farebbero il bene degli amanti delle due ruote. Ad esempio l’inserimento delle targhe, ma comporterebbe anche un aumento dei costi che alla fine disincentiverebbe l’utilizzo della bici stessa. Una soluzione che proponiamo da tempo è quella della creazione di parcheggi custoditi dove poter depositare le bici. I locali dismessi delle ferrovie o dei comuni stessi sarebbero perfetti allo scopo, ma ancora non si è mosso nulla. Nel frattempo abbiamo in mente di mettere a disposizione la nostra ciclofficina di Sestri Levante per scattare una “foto ricordo” della bici insieme al proprietario per poter dimostrare la proprietà in caso di furto o smarrimento».
Come proteggere la propria bici
1. Chiedete al negoziante di rilasciarvi una dichiarazione di vendita che ne riporti le caratteristiche (n° di telaio, marca, modello, etc.)
2. Se acquistate da privati utilizzate il modulo di cessione disponibile su www.rubbici.it
3. Personalizzatela il più possibile per renderla unica e riconoscibile
4. Nascondete nei tubolari una prova di proprietà che possa aiutarvi a rivendicarla in caso di ritrovamento
5. Fate foto intere e dei dettagli
6. Legatela con cura
7. Se è di valore è opportuno utilizzare sistemi di fissaggio e protezione anche all’interno di cantine e garage.
Cosa fare dopo il furto?
1. Denunciare alle Forze dell’Ordine. È notizia di qualche giorno fa la riconsegna di due biciclette ai legittimi proprietari, ritrovate dai Carabinieri nelle vie di Chiavari. Una dimostrazione di come la denuncia sia fondamentale per il ritrovamento e per fornire indizi utili ad incastrare i ladri.
2. Coinvolgere la comunità, anche e soprattutto online. Mille occhi sono meglio di due e infatti la comunità online è la vera arma segreta. Come successo a Samanta Canevari di Cicagna, che dopo aver postato una foto della bici rubata al figlio è riuscita a ritrovarla grazie alla segnalazione di un utente che aveva notato un mezzo abbandonato a Monleone. Stessa cosa per il lavagnese Flavio Scarpenti, che ha ricevuto una vera e propria ondata di solidarietà online per il furto della bici del figlio tragicamente scomparso qualche mese fa in un incidente stradale. Chissà che a far demordere i ladri non sia stato proprio il sostegno online alla famiglia.
3. Rubbici: un servizio online sul quale inserire di dettagli della proprio bici rubata. La comunità verifica se è in vendita su qualche sito: «Spesso chi acquista una bici rubata per pochi soldi, dopo qualche giorno la mette in vendita utilizzando la rete, sperando in un affare». Rubbici indica i siti italiani sui quali controllare, mentre per le bici di valore conviene concentrare la ricerca in alcuni siti web dell’est Europa.
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