EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • IMMOBILIARE a monleone di cicagna, af...
    • VENDO vendo cancelletto di sicu...
    • VARIE cerco galline collo nudo,...
    • VARIE cerco piantine di lamponi...
    • VARIE cerco gabbia per conigli ...
    • VENDO per smobilito soffitta, c...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    La gallina ripiena

    Gallina già pulita (con frattaglie) di circa 1,2 kg, prezzemolo tritato, aglio 1 spicchio, verza 6 foglie, salvia 3 foglie, pancetta distesa a fette 80g, parmigiano grattugiato 80g, pangrattato...

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    cultura, edizione cartacea, storia locale

    di Michela De Rosa | 01 Marzo 2016 | in categoria/e cultura edizione cartacea storia locale

    I finti preti? Un'invenzione ligure del 1600: li chiamavano "battibirba" e ci voleva una licenza per diventarlo. Ma falsificavano anche quella....

    I finti preti? Un'invenzione ligure del 1600: li chiamavano "battibirba" e ci voleva una licenza per diventarlo. Ma falsificavano anche quella....

    di Michela De Rosa

    In fenomeno era conosciuto come “battibirba” ed era una richiesta di elemosina con motivazioni fantasiose, esercitata in maniera talvolta molesta, dai cosiddetti “birbanti” o “guidoni” o “ghitti”: finti preti come un certo Bartolomeno Rolandelli, che una lettera del parroco di Maissana (La Spezia) del 1736 descriveva così: “Vive malamente, va per il mondo tutto l’anno, veste da sacerdote, si finge parroco, benedice case, armenti, campi e poi cerca emolumenti di messe a segno tale che in termine di due mesi si porterà a casa più di £ 200”.
    La strada migliore per diventare “battibirba”, come spiega Marco Porcella nel libro Con arte e con inganno, era di farsi direttamente chierici o preti, come fece un tale Luigi Brizzolara, parroco nel 1813 di Levaggi, “che da chierico batteva la birba con due suoi fratelli”.

    Per poter esercitare senza essere arrestati i “birbanti” dovevano possedere la licentia questuandi, nella quale erano prefissati alcuni doveri, tra cui quello di non oltrepassare mai i confini della diocesi: insomma, una sorta di “patente”, ma si scoprì che proprio a Borzonasca se ne fabbricavano di false! Insomma false patenti per falsi preti!

    LEGGI ANCHE
    Finto prete a caccia di offerte nel Levante: ma è tutto falso

    Chi non rispettava le regole si rendeva appunto responsabile della pratica della birba per la quale erano previste severe sanzioni ecclesiastiche, tra cui la scomunica minore. Inoltre era giudicata un “costume criminoso” cioè assolvibile dai confessori solo su licenza episcopale. Non era tuttavia rara la circostanza in cui preti montanari, conniventi e variamente coinvolti in tale attività, finissero per soccorrere i battibirba assolvendoli ed eludendo la riserva.
    Il fenomeno raggiunse la sua estrema diffusione nel XVIII secolo e l’area in cui era maggiormente praticata era la Valle Sturla ove operavano più di 400 battibirba, ma con le migrazioni il “birbantaggio” prolifeò in mezza Europa e si spinse fino in Nord America. Per interrompere questa usanza la Repubblica di Genova tentò di spopolare la località di Sopralacroce con un’emigrazione in Corsica, nel 1714, che finì in modo tragico. Nell’Ottocento, grazie a una maggior prevenzione e al ritiro del passaporto ai soggetti più sospetti, l’esercizio della birba decadde rapidamente: risultarono segnalati ancora pochi ghitti (termine ligure levantino per i battibirba) operanti in Spagna e negli U.S.A. che raccoglievano elemosine tra i migranti italiani. Vengono parimenti ricordati gli ambulanti di Mezzanego che, recandosi in Germania per suonare l’organetto o vendere nocciole alle fiere, ancora agli inizi del Novecento, solevano dire “Andèmu a bàte a bìrba”.

    Tratto da CORFOLE! del 3/2016, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO