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    Lo abbiamo scoperto al ristorante “lo Scoglio” di Cavi di Lavagna, uno dei pochi a proporlo

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

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    sport

    01 Luglio 2009 | in categoria/e edizione cartacea sport

    FCD Moconesi Fontanabuona in prima categoria: congratulazioni!

    FCD Moconesi Fontanabuona in prima categoria: congratulazioni!Luca Dondero, Filippo Mandolfino, Maurizio Sammuri, Roberto De Ferrari, Federico Zanni, Simone Medica, Riccardo Capurro, Simone Crovo, Marco Peretti, Roberto De Barbieri, Marco Macchiavello, Davide Barili, Gianluca Condidorio, Luca Cevasco, Filippo Grigna

    L'F.C.D. Moconesi '92 ha vinto i play-off del Campionato di seconda categoria girone E di Chiavari, conquistando la promozione alla prima categoria.
    In semifinale è stato superato il Borgorotondo Varese Ligure ed in finale il Sant'Ambrogio Uscio. La dirigenza, composta da Gianfranco Soraggi (Presidente), Antonio Cavagnaro (Vice), De Lenart Gianandrea (Segretario), Spinetta Franco (Cassiere), Barili Davide e dai fondamentali Massimo Ulivi (Mister), Schenone Sandro (Guardalinee) e Ferrando Ettore (magazziniere) hanno festeggiato con quest'ultima vittoria una stagione ricca di sofferenze ma di grandi soddisfazioni.
    Il nuovo campo in erba sintetica dell'impianto Colombo, che è stato concesso in gestione dal Comune alla squadra, ha garantito un buon rendimento della struttura che è poi stata migliorata grazie al lavoro dei volontari componenti la società sportiva che hanno trascorso le vacanze natalizie e quelle pasquali direttamente al campo tinteggiando le tribune esterne, quella coperta, i muri di contenimento e gli spogliatoi. Last but not least, l'organico è composto in prevalenza da ragazzi della zona di Moconesi fra i quali meritano una menzione d'onore Roberto Vitale, Alessandro Porro, Roberto De Ferrari e Roberto De Barbieri. Attraverso le nostre pagine la società ringrazia tutti quelli che li hanno seguiti e aiutati e lancia un appello a potenziali sponsor e dirigenti che volessero farsi avanti in vista del prossimo campionato. Per sapere tutta la storia del FCD Moconesi Fontanabuona dalle origini ai giorni nostri basta collegarsi al sito www.corfole.com dove potrete commentarla e inoltrarla a tutti gli appassionati sportivi.
    A.R.


    La divertente storia del FCD Moconesi

    Sabato, corriera della Tigullio, di ritorno da scuola : "Allora d’ accordo, due e mezza al campo….i portieri ci sono? Vabbé al massimo giriamo…Ultimo a stare in porta! "...e così via, tutte le settimane; era questo infatti il modo ormai divenuto consueto di darci appuntamento per giocare al pallone sul campo a 7 "San Giacomo" di Gattorna.
    Così è andata avanti per anni, alternando penose esibizioni 5 contro 5 con i portieri “volanti” a partite in spazi ridottissimi 10 contro 10 o addirittura in numero dispari.
    Queste indecorose prove di coraggio terminavano per sfinimento o abbandono dopo che da molto si era perso il conto dei gol, lasciando nei vincitori quella sensazione che tutto sommato per il calcio si era proprio portati.
    Fu così che nel giugno del ‘92 a qualcuno venne la brillante idea di cimentarsi in qualcosa di più serio : il torneo in notturna di S. Colombano.
    Credo fosse stato Gabriele Trossarello tra una sgommata e l’ altra della sua “grillocar” a proporre a Medica di sponsorizzarci per quella manifestazione per la quale erano addirittura stati chiamati dei rinforzi : certi amici di Gabri che non è che fossero poi così forti. Ricordo che passammo il primo turno, poi fummo costretti all’ eliminazione da parte dei padroni di casa al termine di una partita contestatissima. Ma il nostro obiettivo era stato raggiunto, ci eravamo divertiti e avevamo dimostrato di poter fare qualcosa di più, già qualcosa di….più…..!
    Senza perdere tempo Gabri e Ansa riuscirono a convincere Medica (probabilmente gli offrirono anche da bere…) ad iscriverci al campionato di Terza Categoria , girone di Chiavari, e chiamarono a raccolta tutti gli amici del gruppo per fondare una nuova squadra : il Moconesi ‘92 Football Club.
    Quella sera, venerdì 17 luglio 1992 , incuranti della sfiga che quella data ci avrebbe potuto procurare in seguito, nel Bar Centrale c’ eravamo tutti, io, Gabri Trossarello, Alberto Ansaldo, Igor Musante, Roberto Fornaciari, Walter Basso, Marchino Basso, Roby Bacigalupo, Fabio Paride, Medica, il primo presidente Sandro Lubiano, il guardialinee Debba, l’ allenatore Guardincerri …
    Una volta deciso che i colori dovessero essere il bianco ed il rosso in omaggio allo stemma comunale, divisi i compiti di ciascuno, stabilita la domenica mattina come giornata per disputare le partite casalinghe e compilati tutti i moduli ufficiali, eravamo finalmente pronti a tuffarci nell’ agonismo vero e proprio.
    Gli inizi non furono proprio come avevamo sognato tanto che si alternavano sconfitte accettabili a sonore batoste con tanto di inevitabili incazzature, fino alla partita casalinga col Portofino nella quale arrivarono i primi sospirati 3 punti.
    La nostra tenacia fece in modo che alla fine riuscimmo a piazzarci davanti alle Saline Bacezza evitando l’onta dell’ ultimo posto.
    Nel ‘93/’94 la guida tecnica fu assunta dal giocatore Fabio Paride che grazie alle sue “colorite” espressioni riuscì a far tirare fuori ai ragazzi grinta e determinazione necessarie a non sfigurare.
    La terza stagione vide E. Botti nei panni di un allenatore più preoccupato all’ aspetto tattico ( famosa la sua massima “centrocampo folto e saltiamolo con lanci lunghi” ) che alla preparazione fisica: naturalmente i risultati furono mediocri come nel campionato precedente.
    Nel ’95/’96, per dare una svolta alla nostra immagine di formazione modesta, si decise di tentare l’ avventura nello sconosciuto girone C della Terza genovese con risultati lusinghieri : rinforzati da alcuni validi elementi ( l’ esperto Gianni Gardella su tutti ) e con Claudio “Boccia” De Ferrari nel ruolo di ferreo giocatore/allenatore, per lunghi tratti della stagione il Moconesi si trovò addirittura secondo in classifica e solo i numerosi infortuni che falcidiarono la squadra ci costrinsero al 5° posto finale ( miglior piazzamento di sempre ).
    Nel ’96/’97 l’ allenatore Cubeddu riuscì a traghettare la squadra, che nel frattempo era tornata nel girone di Chiavari, fra mille difficoltà, al 12° posto finale e nell’annata successiva, con l’ arrivo di Moresco ( il primo vero allenatore con tanto di patentino ) a campionato in corso, la collocazione finale fu di centro/bassa classifica tutto sommato dignitosa vista la partenza un po’ stentata.
    Nel ’97/’98 l’organizzazione di Moresco ed i gol di Simone Grazi consentirono ad un organico numericamente limitato ed impoverito per vari problemi ( infortuni, servizio militare, impegni di lavoro ) di bissare i risultati dell’ annata precedente.
    Alcuni dissapori interni e la delusione per i mancati riscontri avevano minato duramente l’armonia del gruppo che fino ad allora tutto sommato si era divertito ed era cresciuto in esperienza e decisione.
    Il biennio 1998-2000 vide così intervenire nella guida della società Albino Pelle, chiamato dal patron Medica a risollevare le sorti sportive del sodalizio fontanino.
    Egli naturalmente fece affidamento su dirigenti e giocatori provenienti da Genova causando la perdita di connotazione valligiana che aveva positivamente caratterizzato le stagioni precedenti. Questo fatto provocò la disaffezione dei tesserati e dei sostenitori locali, ma non cambiò sostanzialmente i risultati.
    Stagione 2000/2001 "LA RINASCITA"
    Sotto la guida del giovane ed intraprendente neo presidente Vinciguerra coadiuvato dall’esperto G.Sciutto viene formato un vero e proprio organigramma societario e data una connotazione prettamente fontanina: una volta affidata a Carlo Brundo la guida tecnica si procede nella ricerca di giocatori del posto o comunque legati al territorio per radici,amicizia o predisposizione al divertimento( vedi enormi bevute di birra…) e di sponsor necessari alla sopravvivenza ed alla crescita della società stessa.
    I fiori all’occhiello della campagna acquisti sono il bomber Marchino Basso,il cervello Panuccio, l’ala Fazzari, il giovane fantasista Cisco Garruba ed il golden boy Marcolino Foppiano, talentuoso e prolifico quanto discontinuo attaccante proveniente dall’Entella, mentre il resto della rosa è formato da alcuni “sopravvissuti” della gestione precedente, alcuni “vecchi” ritornati dopo aver sentito il richiamo della maglia indossata un tempo e soprattutto da tanti giovani di bella speranze ( Crovo, Deriu,Terrile S. e D., i fratelli Cevasco,Cuneo S.,Tambuscio, Ferrari e così via).
    Infortuni, impegni di lavoro (una costante nella storia del Moconesi) e l’inesperienza fanno si che i primi risultati ottenuti sul campo siano deludenti soprattuto a causa dell’assenza forzata di Foppiano e Garruba che per problemi al momento del tesseramento non possono essere schierati sino alla riapertura novembrina delle liste di trasferimento. Il loro impatto sul campionato è però devastante; le 4 vittorie consecutive proiettano la squadra nei quartieri alti della classifica ma un “curioso” incidente ferma la serie di ben 8 gol in 3 partite del bomber Foppiano : il piede fatato gli viene infatti “trapanato” sul lavoro da un collega, il che lo costringerà ad una prolungata assenza dai campi di gioco. Gli alti e bassi che ne seguono sono la normale conseguenza delle assenze e della ricerca di amalgama di un gruppo nuovo. La continuità arriva verso la fine del campionato conclusosi ,dopo un periodo di appannamento a cavallo della sosta natalizia, con un finale in crescendo fino al dignitoso 6° posto finale: un buon trampolino per ripartire di slancio la stagione successiva con obbiettivi di vertice.
    Stagione 2001/2002 "ILLUSIONI ED ABBANDONO"
    Si riparte convinti che sia l’anno buono, ci sono nuovi validi giocatori che avevano militato in categorie superiori (tra tutti Jaja Dondero…) e giovani di belle speranze come R. De Barbieri, validi collaboratori sul campo come Ugo Casagrande e Mirco Dondero, divise nuove e tanto entusiasmo. Alla partita decisiva per dare una svolta alla stagione, in casa contro la Panchina (in quel momento nelle ultime posizioni in classifica) però la compagine di Brundo (che aveva chiesto una prestazione tutto cuore e sostanza :”fatelo per me, oggi”, quasi se la sentisse colare dal naso) la squadra si inceppa, incassa uno 0-3 frutto di episodi ma determinante a minare la fiducia e l’ottimismo del gruppo e paga dazio alla sfortuna nelle sucessive partite costellate di infortuni e “strani” episodi arrivando a metà dicembre co organico decimato e con il mister alle prese con gravi problemi familiari. ”Ma Giuffra dov’è?” ….sentendosi rispondere, al momento di dover schierare 11 giocatori, che l’unico attaccante di ruolo era corso a puntellare una baracca scoperchiata dal vento nella notte, l’inossidabile Brundo gettava la spugna e abbandonava gli sgomenti ragazzi poco prima di scendere in campo. E’ così che inizia quasi per caso il periodo di traghettamento fino alla stagione successiva del duo Dondero-Casagrande (contrassegnata da alti e bassi ma da un comunque dignitoso centro classifica finale) e finisce così l’era Brundo, passata comunque alla storia per l’incredibile quantità di aneddoti e per le frasi celebri pronunciate dal mitico allenatore. Il “Vangelo” secondo Carlo “Cuiga” Brundo e varie amenità:
    (immaginate una voce rauca graffiata dal fumo e inflessione tipicamente genovese, con pause in stile Celentano…)
    SONO NATO NEL BISAGNO…praticamente nel fiume
    HO VESTITO L’AZZURRO… quello della nazionale dilettanti, partita a Coverciano. Prima dell’incontro Brundo accusa uno stato febbrile…39° “HO LA MAGLIA DELLA NAZIONALE ADDOSSO E DICO CHE HO LA FEBBRE?” a quanto sembra non deve poi essere stata una prestazione memorabile…
    IN FUGA SULLA CINQUECENTO, epica narrazione di come il mister , all’epoca roccioso e spietato terzino fosse sfuggito dalle ire dei tifosi avversari giù dal Turchino a tutta velocità.
    LE 700 DONNE, altro che Cassano (omettiamo i dettagli)
    BARELLA… se l’avversario diretto si dimostrava particolarmente duro, Brundo non si scomponeva e al momento più opportuno, hop, piede a martello e, “casualmente”, l’avversario finiva fuori campo trasportato dai sanitari…Partita finita!
    ABBIAMO DEI GIOVANI CHE POSSONO PUNTARE A CATEGORIE MAGGIORI, ad esempio Deriu e Tambuscio..(!)
    Abbiamo giocato una partita, come dire…? …DI MERDA!
    Poi c’è Terrile… una punta…..…del ca..o!
    Giovedì sera al termine dell’allenamento: “ mi raccomando eh.. non ubriacatevi sabato sera!” ( si giocava la domenica mattina)
    domenica mattina: “ Oggi stiamo tutti bene, ci siamo tutti?”
    “veramente manca I.M.”
    “Allora chiamatelo a vedere come mai non si è ancora presentato!”
    “ Suo fratello mi dice che è all’ospedale dopo aver sfiorato il coma etilico…”
    …e Brundo impassibile: “ meno male che avevo chiesto di non bere, se non dicevo niente cosa succedeva?”
    MI RACCOMANDO NEI TIRI E NEI CONTRASTI…CAVIGLIA INGESSATA - bilancio della stagione: 1 malleolo fratturato, 1 distorsione con rottura dei legamenti, 2 distorsioni alla caviglia, 1 rottura completa del crociato anteriore, 1 lussazione alla spalla, svariati punti di sutura e guai muscolari assortiti.
    IL MORBO DI PEDEMONTE: tendenza a distrarsi (addormentarsi in campo) durante la partita.
    Stagione 2002/2003 "IL MISTER E’ BOTTAZZI"
    Per cercare di migliorare i risultati conseguiti fino a questo momento si decide di operare in due direzioni: da un lato si affida la guida tecnica ad un vecchia conoscenza del calcio fontanino, quel Fabrizio Bottazzi che gli appassionati ricordano dinamico e grintoso centrocampista nel Fontanabuona di Elce, dall’altro si cerca di creare le basi per un futuro stabile realizzando un vero e proprio settore giovanile.
    Naturalmente le leve all’inizio sono poche ma si riescono comunque a formare una squadra di esordienti allenati da Gian Bavestrello e un paio di “primi calci” che ben si comportano.
    La società si allarga con l’ingresso di nuove volenterose persone (Tom Cavagnaro, Terrile E., Ferrando, Olvini, Gardella…) e con i buoni uffici di mister Botta si pescano sul mercato genovese il portiere Torre, il possente mancino Canepa e l’agile Pedemonte oltre al fontanino F.Capurro talentuoso ma discontinuo prodotto locale. La nota dolente della stagione è l’indisponibilità del campo di casa di Ferrada per cui la preparazione svolta sul campo a 7 di Gattorna e le successive partite casalinghe disputate sul piccolo campo di Uscio condizionano pesantemente la stagione e nonostante gli sforzi fatti i risultati non sono soddisfacenti. Rimangono però impresse nella memoria le lacrime di gioia di Botta alla prima affermazione stagionale, sinonimo di attaccamento alla maglia e dedizione, ingredienti necessari a superare le svariate difficoltà che,storicamente, si presentano sulla strada del Moconesi.
    Stagione 2003/2004
    Gli acquisti recchesi di Pizzorno e Arata, nonché il tesseramento di G.Marcello contribuiscono a rinforzare una rosa impoverita da varie defezioni: oltre ai soliti infortuni o problemi lavorativi, alcuni abbandonano la causa per dedicarsi al calcio a 5. Il morale della truppa viene tenuto alto dall’incrollabile ottimismo del Botta (che nel frattempo continua comunque a giocare come libero) e del presidente Vinciguerra, dalle mitiche cene di Verzemma sotto la regia di Pizzo e i punti arrivano soprattutto grazie ai gol di opportunismo di Marco Cevasco . Le delusioni a fine anno sono più delle soddisfazioni,determinando, perciò, una classifica mediocre: ...si deve e si può fare di più.
    Stagione 2004/2005 "SCALATA AL VERTICE"
    Infatti l’anno successivo si opera una trasformazione radicale: la fusione nel settore giovanile unico con Calvarese e Cicagna fa si che una cinquantina di bimbi tesserati per il Moconesi confluiscano nella nuova società formata dai rappresententi dalle tre sopra citate. A seguito degli accordi di collaborazione i biancorossi ricevono alcuni ragazzi tesserati fino a quel momento per Calvarese o Cicagna e anche grazie all’incessante opera del presidente, coadiuvato dall’esperto Gian Sciutto e dall’abile Cavagnaro, si rinforza notevolmente la rosa, sia tecnicamente che numericamente, con arrivi del calibro di Vitale ( impegnato però nel servizio militare), Siria, G. Crovo e Mandolfino, senza dimenticare Segale, A. Cavagnaro, Gualandi o dell’esperto portiere Franco Soraggi. Mister Bottazzi viene affiancato nel lavoro sul campo da Danilo Sciutto, altro ex del grande Fontanabuona.
    Organizzazione ed impegno danno i frutti sperati portando il Moconesi in testa alla classifica alla fine del girone di andata dopo una discreta rimonta dovuta alla partenza ad handicap per via del turno di “riposo” causato dal numero dispari delle iscritte al campionato ed a qualche battuta a iniziale.
    Il primato non porta bene e la sosta invernale fa si che il girone di ritorno inizi in maniera negativa, con diverse defezioni ed alcune discutibili decisioni arbitrali che causano la perdita di diverse posizioni in classifica. La lotta al vertice è serrata e vede impegnate la Leivese, il Monilia, il S.Lorenzo ed il Segesta. La sorte vuole che la partita decisiva contro i sestresi debba essere rinviata a causa del mal tempo. Il recupero infrasettimanale si tiene a Monleone: lontano dal Colombo, ancora in terra battuta, e sulla superficie in sintetico i biancorossi vanno in difficoltà e sono costretti alla resa. Oltre ai 3 punti lasciati alla rivale diretta, il Moconesi perde sul campo anche un po’ di sicurezza e di serenità. Quando a 4 turni dalla fine lo scoramento è totale, la dirigenza, con una mossa dettata dalla disperazione esonera mister Bottazzi ed affida la missione impossibile al suo vice Sciutto. Dispiaciuti per il modo brusco e per la poca riconoscenza effettivamente dimostrata nei confronti dell’allenatore in carica....ma ormai la decisione era presa: con 4 vittorie di fila la promozione sarebbe stata certa. Purtroppo a Leivi gli episodi ci condannano e perdiamo 2-1; peccato perché poi, con i risultati successivi sarebbe bastato un pari per aggiudicarsi il 2° posto finale valevole per il ripescaggio. A sorpresa vengono promosse S.Lorenzo e Monilia (dopo spareggio con il Segesta), le squadre che alla fine hanno dimostrato di crederci di più.

    Stagione 2005/2006 "SCIUTTO, IL VINCENTE"
    Il Moconesi punta dritto alla promozione e per farlo servono rinforzi per rimpiazzare i vari partenti: il nuovo portiere che affianca Soraggi è L. Ricci; la difesa viene ringiovanita e puntellata con M. Dondero, De Martini e Medica, a cetrocampo c’è la novità Sammuri mentre davanti il fiore all’occhiello di una sontuosa campagna acquisti è Steve Mathiot, aitante bomber delle Seychelles, pupillo di Tom che lo aveva avuto qualche anno prima alla Calvarese. Meticolosità e programmazione sono il credo del nuovo allenatore che imposta lo schieramento con un classico 4-4-2. I risultati non tardano ad arrivare anche se la differenza la fa l’acquisto di Cantarelli, giovane attaccante di razza che tesserato nel mercato novembrino alla fine risulterà determinante con i suoi gol e le sue giocate di classe. Non mancano certo momenti di difficoltà, come la rocambolesca sconfitta con il Né a Carasco nel recupero notturno pre natalizio o il capitombolo inatteso con l’Entella a Ferrada quando il più sembrava ormai fatto. Ma la volontà di vittoria e la determinazione di Sciutto e dei suoi ragazzi hanno la meglio in tutti gli scontri diretti nel girone di ritorno, culminati nella pesantissima vittoria (sempre nel recupero serale, questa volta tra le mura amiche dal Colombo) con l’ormai storica rivale Segesta, tramortito con un perentorio uno-due iniziale.
    La vittoria sul campo della Panchina, fino a quel momento in lizza almeno per il 2° posto, grazie ad un gol di capitan Ansaldo, permette al Moconesi di presentarsi all’ultima giornata in casa contro il Portofino avanti di un punto sui rivali: è sufficiente la vittoria per festeggiare la storica promozione in 2° categoria. Infortuni e squalifiche costringono il mister a scegliere tra quei pochi giocatori rimasti: scendoco in campo Ricci tra i pali, Medica, Dondero, Ansaldo e De Martini da destra a sinistra in difesa, Spinetta, Siria, Crovo e Sammuri sulla linea mediana, Mathiot e Cantarelli di punta. Dopo il gol del solito Cantarelli sembra tutto in discesa ma le cose si complicano: le gambe sono molli e non girano e come spesso succede in questi casi a chi non ha nulla da perdere le cose riescono facili. L’arbitro ci mette un po’ di suo…. e Canessa del Portofino anche: con due gol ribalta la situazione. Allora i ragazzi di Sciutto gettano il cuore e le stampelle oltre l’ostacolo e dopo varie occasioni fallite raggiungono il pari e, quasi allo scadere, passano in vantaggio grazie a bomber Canta. Al triplice fischio la gioia è incontenibile, finalmente si può festeggiare e dare il via ai caroselli per tutta la valle e alla grigliata sotto le gradinate, dove scorrono fiumi di vino e birra. Che goduria! Siamo Campioni!!!!
    Stagione 2006/2007 "INIZIA IL CAMMINO IN 2° CATEGORIA"
    Per alcune incomprensioni tra squadra e allenatore la società è costretta a prendere una dolorosa decisione come quella di dividere la propria strada da quella del bravo Sciutto, un serio e preparato mister che legherà per sempre il proprio nome al primo vero successo del Moconesi. Si sceglie di puntare su un giovane allenatore di Chiavari, Massimo Ulivi che si dimostrerà molto attento e preparato, coadiuvato dal preparatore dei portieri Ilario Ghiorzo. I rinforzi per affrontare l’avventura nella nuova categoria sono gli esperti Rocchio e R. De Ferrari, oltre al giovane D. Dondero e agli svincolati Grazi e Chicchiarelli.
    Purtroppo per motivi fisici Cantarelli non riesce a ripetere la stagione precedente e a novembre è costretto a lasciare (sarà preso in prestito il giovane Vonarti dalla Caperanese, di cui si dice un gran bene, per sostituirlo) così il problema del gol diventa una costante nelle prestazioni della squadra nonostante all’esordio sul campo del Vallesturla, data per favoritissima per il successo finale, si termini sul 4-4 dopo essere stati in vantaggio ed aver sfiorato la vittoria. Né Mathiot né i centrocampisti riescono infatti a garantire un buon bottino di reti, se escludiamo De Barbieri e Mandolfino. Gli infortuni a catena poi falcidiano la truppa di Ulivi che deve fare i salti mortali per schierare formazioni competitive, ma grazie al lavoro incessante sul campo si acqusiscono esperienza e sicurezza che serviranno a far crescere i giovani. Il piazzamento finale è in linea con l’andamento del campionato, che vede i Sestieri al primo posto e il Vallesturla aggiudicarsi la finale dei play off sul Sori.

    Stagione 2007/2008 "OBBIETTIVO PLAY OFF"
    Facendo tesoro degli errori della stagione precedente si cerca di intervenire in sede di calcio mercato in maniera mirata: in porta viene acquistato a titolo definitivo il promettente Erbi dal Vallesturla affiancato dal gioiello locale Cosimini proveniente dal Cicagna (Promozione) a formare così in assoluto la più forte coppia di portieri della categoria (Soraggi nel frattempo ha appeso i guanti al chiodo ed ha preso il posto di Ghiorzo come preparatore); in mezzo la qualità è garantita dall’innesto di Florenzio e dal ritorno di S.Crovo e davanti le novità sono R.Costa (ex Lavagnese e Sestri in serie D) e il funambolico Visioli, esperto bomber abituato al palcoscenico della Promozione.
    La presenza del Borgo Rapallo che ha allestito una squadra di categoria superiore e della Calvarese neo retrocessa, nonchè i rinforzi delle altre compagini avevano infatti spinto Vinciguerra ed il D.S. Cavagnaro a compiere un notevole sforzo per poter ben figurare. Sulla carta la squadra è un mix esplosivo di classe, esperienza e velocità messo nelle mani di Ulivi. Ma come molto spesso succede è il giudizio del campo a dettare legge: al 40esimo del primo tempo della partita d’esordio, termina la stagione dello sfortunato Florenzio (legamenti della caviglia rotti), Costa non riesce a rendere quanto le sue potenzialità gli permetterebbero e paga il conseguente nervosismo, Vonarti si frattura la clavicola, Visioli che non inseritosi, chiede ed ottiene di andar via mentre Canepa, Grazi, Siria, Mandolfino e Vitale per impegni di lavoro o studio sono più assenti che presenti. Il mercato di riparazione porterà in dote la punta Radatti dal Recco 01 e l’esterno sinistro Peretti in sostituzione del partente Canepa. I nuovi arrivati non fanno in tempo ad inserirsi che già devono pagare dazio alla legge degli infortuni: trauma cranico con frattura del naso per il primo, frattura del polso per il secondo. Questo scenario apocalittico avrebbe messo al tappeto chiunque ma è proprio nell’emergenza che viene fuori il carattere ed il valore del gruppo: imperniando la formazione sull’estrema solidità della difesa (praticamente invulnerabile, alla fine 2° miglior retroguardia della categoria) si ottiene una striscia di risultati positivi e di vittorie che lanciano il Moconesi in piena zona play off. Solo un pizzico di sfortuna e di distrazione ci condannano a restare fuori dai giochi per gli spareggi e, a salvezza raggiunta, gli ultimi incontri definiscono un 7° posto finale comunque positivo. Il valore del gruppo e la determinazione, ecco la cosa più eclatante emersa in questa tribolata stagione.
    Stagione 2008/2009 "TUTTI UNITI PER PUNTARE IN ALTO"
    E siamo al presente. Gli ingredienti per ben figurare secondo noi ci sono tutti, poi come abbiamo imparato sulla nostra pelle è il campo che parla, il resto è storia da scrivere…..
    Franco Spinetta
    Per ulteriori info www.fcdmoconesi.it


     


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