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01 Settembre 2008 | in categoria/e ecologia edizione cartacea energia

Salviamo il clima. Adesso! Grazie agli incentivi possiamo fare molto a costo zero

Recenti osservazioni da satellite hanno confermato le previsioni più preoccupanti degli scienziati che studiano il clima:
tra il 2013 e il 2030, nella stagione estiva , i ghiacci dell'artico si scioglieranno completamente.
Questa notizia, riportata recentemente da diversi media nazionali, non sembra aver suscitato reazioni allarmate ne da parte del grande pubblico ne tantomeno dal mondo politico italiano, impegnato a risolvere problemi che nulla hanno a che fare con la crisi climatica.
Non è la prima volta che leggiamo notizie di questo tenore, segnali chiari di una crisi climatica sempre più attuale di fronte a cui le risposte che si stanno dando sono timide e assolutamente insufficienti.
Ci comportiamo come se fossimo sicuri che prima o poi il mondo scientifico tirerà fuori dal cappello la soluzione magica,quando orami da anni gli stessi scienziati ripetono a gran voce che la soluzione ( MIRACOLO ) non esiste.
Siamo oramai assuefatti agli allarmi e tardiamo in maniera colpevole e serietà e coraggio la situazione. Anzi: c'e' chi cerca di trarre benefici da questa crisi, che potrebbe mettere realmente in forse esistenze del genere umano sul pianeta.
Ci sono governi e multinazionali che dallo scioglimento del polo hanno intravisto per la prima volta la possibilità di sfruttare le risorse ancora incontaminate dell'Artico. Prime fra tutte il petrolio, oggi di difficile se non di impossibile estrazione a causa della presenza dei ghiacci.
Per affrontare i cambiamenti climatici, c'è bisogno ovviamente di più rinnovabili nel mix energetico, e in questo campo il solare sta iniziando dare il proprio contributo.
Secondo le previsioni di Epia (European Photovoltaic industry association ) con le giuste sovvenzioni nel 2012 saranno installati nel mondo almeno quarantaquattro GigaWatt di impianti FotoVoltaici.Serve anche un uso maggiormente razionale dell'energia, grazie a macchine e motori ed elettrodomestici più efficienti di quelli che usiamo oggi, ma serve soprattutto ripensare ai dogmi che governano il sistema economico e sociale imperante, secondo cui l'aumento dei consumi e quindi anche nel PIL significa creazione di ricchezza e posti di lavoro.
Casomai è il contrario: incrementare i consumi significa impoverire di risorse il pianeta e gettare la spugna già in partenza, nella sfida climatica.
A meno che un giorno non ci svegliamo tutti dal nostro torpore e iniziamo a guardare in faccia la realtà di un pianeta che stiamo sfruttando al di la di quello che ci è concesso.
E' da questo articolo della nota rivista di settore FV Fotovoltaici, che ho tratto spunto per complimentarmi delle copiose e innumerevoli richieste di dimensionamento e preventivo, raccolte durante l'EXPO Fontanabuona-Tigullio, che a quanto sembra dai primi segnali, rappresenta un territorio molto attento e sensibile al male del pianeta.
Si sono rivolte al nostro stand persone con i più svariati quesiti che spaziano dall'integrazione con il solare termico a impianti di produzione acqua calda sanitaria, integrazione al riscaldamento connesse a più fonti quali caldaia a gas termocamini o stufe dei modelli più svariati.
Molte, moltissime le attenzioni dirette al fotovoltaico grazie anche alla cospicua e allettante forma di incentivo, e alla svariata gamma di possibili installazioni: non integrato su tetto piano o terreno, con o senza l'ausilio dell'inseguitore solare che permette una produzione maggiorata anche fino al 30% ; parzialmente integrato su tetto a falda con le sempre più leggere e affidabili strutture portanti; integrato architettonicamente, il fiore all'occhiello che permette oltretutto di ottenere il massimo dell'incentivo.
Quindi nei prossimi numeri cari lettori sarà con mio immenso piacere che dedicherò ogni uscita a un caso specifico, in modo da poter rispondere alle domande più frequenti.

ENERGIA NUOVA
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