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    ecologia

    13 Aprile 2015 | in categoria/e attualita ecologia edizione cartacea

    Allarme animali sbranati dai lupi: c'è pericolo per l'uomo?

    Allarme animali sbranati dai lupi: c'è pericolo per l'uomo?

    Ultimamente il “Consorzio per la tutela del bosco e sottobosco” di Neirone ha ricevuto diverse segnalazioni di capi di ovicaprini uccisi e sbranati dai lupi. Infatti sono stati uccisi due capi vicino a un'abitazione e sono stati trovate diverse carcasse di daino o capriolo. L'ultima (in foto) è stata trovata sul ciglio della strada, poco prima del ricovero per anziani ed ha destato non poche preoccupazioni. La domanda che sorge spontanea è: "i lupi sono pericolosi per l'uomo?”. Risponde Christine Berteotti (in foto) consigliere di minoranza a Neirone, guardia micologica e segretaria del consorzio sopracitato: "Nel modo più assoluto no! Il lupo è un' animale molto schivo, raramente si riesce a vederlo e appena avverte la presenza dell' uomo scappa. Continuate tranquillamente a fare passeggiate nei boschi perché è più facile essere aggrediti da un cinghiale che da un lupo. Le statistiche ci dicono che negli ultimi 50 anni in Europa ci sono stati solo nove casi di lupi che hanno attaccato persone. Solitamente si avvicinano alle case perché inseguono le loro prede siano essi daini, caprioli o cinghiali. L'unico modo per evitare che riesca ad entrare nei recinti è munirsi di una recinzione a maglie elettrica, più che altro per evitare spaventi". In effetti le statistiche rassicurano e il lupo proprio nell'entroterra sta ricreando un equilibrio naturale tra prede e predatore e per una volta speriamo che anche gli animalisti siano contenti.

    Tratto da CORFOLE! del 4/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


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    I commenti dei lettori
    Davide Rufino:

    Oltre alle sagge parole della Berteotti (siamo nel 2015 e c'è ancora chi crede a Cappuccetto Rosso), preciserei che i nove attacchi verificatisi in Europa negli ultimi 50 anni non si riferiscono sicuramente alla sottospecie italiana, Canis lupus italicus, che vivendo in un ambiente fortemente antropizzato nel tempo ha imparato a evitare l'uomo come la peste. Si riferiscono probabimente a esemplari del nord Europa, che vivono in zone più selvagge e che non sono abituati ad avere a che fare con gli umani. Di conseguenza, è più probabile che quei lupi si avvicinino perchè non sanno quanto l'uomo possa essere pericoloso...ma direi che in Italia non c'è assolutamente rischio!


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