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ecologia

di Michela De Rosa | 07 Ottobre 2015 | in categoria/e attualita cucina ecologia

Sori virtuosa: lavoro ai giovani dagli orti abbandonati

Recuperare i terreni abbandonati e dare lavoro a giovani, adulti che hanno perso l’impiego e persone svantaggiate: ecco le buone idee seminate dalla cooperativa Il Seme alla quale l’Arcidiocesi di Genova ha concesso in comodato d’uso 27 ettari di orti abbandonati a Sant’Apollinare. Molti giovani stanno così riscoprendo l’amore per la terra, la bellezza della natura e soprattutto l’orgoglio di mangiare i frutti (genuini!) del proprio lavoro. Ma non saranno gli unici a beneficiarne: dopo la semina invernale tra qualche mese si potranno acquistare i loro prodotti. Un esempio virtuoso che fa bene a tutti e che anche le amministrazioni e altri enti in possesso di terreni abbandonati dovrebbero seguire, per il principio secondo cui “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.

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I commenti dei lettori

:

Gentile redazione,
informo perchè penso farà piacere a voi e ai vostri lettori sapere che anche la diocesi di Chiavari è sensibile e attiva sul tema del recupero terre incolte.
Dal 2013 infatti la coop. sociale Nabot sta portando avanti un progetto agricolo nelle terre intorno alla splendida Abbazia di Borzone (Borzonasca) a seguito del quale molti privati ci hanno affidato in comodato gratuito le terre che non riuscivano più per tanti motivi a coltivare.
La coop. Nabot ha recuperato in meno di due anni diversi uliveti sulla costa e in Val Graveglia nonchè noccioleti in Val Fontanabuona.
Per maggiori informazioni invitiamo a visitare il sito www.nabot.it e la pagina facebook Nabot coop. sociale.
Le iniziative virtuose di recupero terre incolte al duplice fine di offrire nuovi spazi occupazionali a persone in svantaggio e contribuire alla cura del territorio si stanno moltiplicando su tutto il territorio regionale dove già sono operative bellissime esperienze di agricoltura sociale grazie alle terre messe a disposizione dalle diocesi e da generosi proprietari privati.
Grazie per il risalto che avete dato a questo argomento e per il sostegno che vorrete continuare a dare ad iniziative di questo genere.
Saremo felice se voleste venire a visitarci e ascoltare in dettaglio il nostro progetto!

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