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03 Luglio 2025 | in categoria/e edizione cartacea

CALDO E ALLUVIONI? VIA IL CEMENTO!

In molte città si corre ai ripari “depavimentando” le strade, ovvero sostituendo il più possibile cemento e asfalto con verde e suolo  

di Michela De Rosa

Un detto molto saggio afferma che “le soluzioni di una generazione diventano il problema di quella successiva”. Possiamo infatti immaginare cosa abbia rappresentato per le generazioni passate, dopo una vita a camminare tra fango e polvere e a spostarsi faticosamente su sterrati, avere strade lisce e scarpe pulite. Solo che cementa oggi, cementa domani, asfalta quel prato per farne un parcheggio, elimina le aiuole dalle piazze, togli gli alberi che sporcano e spaccano il cemento... a un certo punto è arivato il conto da pagare. La cementificazione di vaste aree ha ridotto la capacità dei suoli di assorbire l’acqua e aumentato le temperature cittadine in quanto l’asfalto trattiene e rilascia calore lentamente. 

Depavimentare

La parola “depave” risale al 2008, quando un gruppo di cittadini di Portland avviò piccole azioni di depavimentazione di parcheggi, sagrati, cortili, aree industriali, spartitraffico e zone pedonali, convertendole in spazi verdi. Questo risponde alla crescente esigenza di vivere una quotidianità che non sia più separata dalla natura, come avviene in alcune aree cittadine dove dalla finestra non si vede un solo albero. 
Vantaggi evidenti

Viale Sozzani, Milano

Parigi


Purtroppo anche in Liguria viviamo nella paura delle inondazioni. Guardiamo con paura al cielo, quando invece dovremmo guardare più realisticamente a terra. La causa principale è infatti proprio la cementificazione delle città: non potendo penetrare da nessuna parte, l’acqua non può fare altro che accumularsi, per le strade come nei fiumi, peraltro ridotti di portata e coperti per fare nuove strade. 
Eliminando ove posssibile il cemento, l’acqua piovana può penetrare nel terreno, favorendone la “spugnosità”.

Inoltre, le piante autoctone favoriscono la biodiversità, mentre alberi e vegetazione offrono ombra preziosa contro le ondate di calore, migliorando anche il benessere psicologico dei cittadini. Non è tutto: questo si traduce in aria più pulita e quindi migliore salute pubblica, riduzione del calore urbano, minori emissioni di carbonio, migliore estetica della città. Inoltre, gli spazi verdi diminuiscono il rumore del traffico e l’inquinamento luminoso, creano aree più attraenti che incoraggiano le persone a camminare e a socializzare di più. In poche parole una migliore qualità della vita.

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