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08 Settembre 2024 | in categoria/e edizione cartacea

Picasso: scalpellin, pichetin, picassin

Il cognome è di quelle zone in cui sono presenti cave e quindi “picun”
#RADICI origine dei cognomi liguri: a cura di Pier Luigi Gardella

Il cognome Picasso è diffuso in una ristretta zona che comprende soprattutto il genovesato: delle circa 500 presenze in Italia, sono quasi 400 quelle in Liguria soprattutto in provincia di Genova. Significativa è la presenza nelle Valli di Recco, Sori e in Val Fontanabuona. Sarebbe originario della Val Brevenna e, intorno al XVI secolo, alcuni Picasso si trasferirono ad Avegno, nella valle di Recco dove tutt’oggi è il terzo cognome presente.
 
SIGNIFICATO
 
L’etimologia lo fa risalire a picu o picun cioè il piccone ed è significativa pertanto la sua presenza in quelle valli del genovesato dove la lavorazione con il piccone nelle cave di pietra era tipica. Gli scalpellini, pichetin o picassin erano un mestiere diffuso e può essere quindi ragionevole una simile derivazione. Etimologicamente occorre risalire alla radice indo europea “pic” dalla quale deriva l’antico tedesco “bicke”, con il significato di “punta”. Da qui abbiamo il latino “picàro“, tedesco “picken“, il francese “pic“ e lo spagnolo “pico” che in realtà significa becco degli uccelli. Un’altra ipotesi sull’origine del cognome potrebbe essere il provenzale “pigasso- picaso” che sarebbe un tipo di ascia utilizzata dai marinai. Ma c’è anche chi lo farebbe derivare dal sardo “piga”, la gazza, per indicare qualche persona particolarmente ciarliera e pettegola. Sempre più improbabile, è anche la derivazione dal catalano “piga” la lentiggine, supposta da qualcuno che evidentemente conosceva il capostipite dei Picasso con il volto lentigginoso…
 
PERSONAGGI NOTI
 
Il più conosciuto è senz’altro il pittore Pablo Picasso. Nato a Malaga in Andalusia nel 1881, di carattere ribelle ancora adolescente, se ne andò a Madrid, Barcellona e poi a Parigi; la sua arte è sempre stata riconoscibile. Il bisnonno Tommaso era nato a Sori e delle sue origini liguri era già convinto lo stesso Pablo che nel 1954 fece personalmente una ricerca a Sori. Fu solo negli anni Ottanta che fu scoperto nell’archivio parrocchiale l’atto originale di nascita dell’antenato Tommaso, dei suoi fratelli e delle sue sorelle. In seguito fu possibile una dettaglia e scientifica ricerca storica, per altro già nota, che permise di ricostruire la dettagliata genealogia del pittore. Curiosa è la lunga serie di nomi con i quali Pablo fu battezzato secondo una tipica usanza andalusa: Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Crispín Crispiniano María de los Remedios de la Santísima Trinidad Ruiz Picasso; tutti nomi derivati da familiari e antenati.
A Recco nel 1794 nacque Matteo Picasso figlio di Antonio, armatore. Dimostrata la sua valenza artistica, si trasferì a Roma presso il pittore Vincenzo Camuccini. Fu soprattutto ritrattista, viaggiò in Europa e tornato a Genova, fu legato alla famiglia Brignole-Sale-Galliera. Sue opere sono al Museo genovese di Palazzo Rosso, presso il Museo Condé di Chantilly, nella chiesa parrocchiale e presso l’oratorio di San Martino a Recco.
Infine, va ricordata la Fonderia Picasso, o meglio, i fonditori itineranti della Famiglia Picasso che si insediarono ad Avegno nel XVI secolo. Iniziò nel 1535 il magister campanarum Gian Pietro Picasso e diverse dinastie Picasso si succedettero nei secoli in zona. Rimasero celebri dal XVI al XIX secolo i Fratelli Picasso di Recco, mentre furono attivi e altrettanto noti i Fratelli Picasso di Avegno che dal XVI secolo operarono sino al 1930. E da quell’anno Enrico Picasso iniziò la Fonderia Nuova di Avegno che restò attiva sino al 2005. Lo stabile della fonderia originale fu venduto, tranne il forno che è stato donato dalla Famiglia Picasso al Comune di Avegno per la realizzazione del “Museo delle campane di Avegno” tutt’oggi visitabile.