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05 Agosto 2024 | in categoria/e edizione cartacea

STORIE DI PAESE- Le bandiere di Bargagli raccontano il mondo e la pazienza delle donne

Per la tradizionale Festa della Patronale della Madonna Assunta (15 agosto) affittarle costava troppo e costringeva il parroco a un lungo viaggio, così negli anni ‘50 le signore di Bargagli le hanno cucite a mano; una di loro oggi ha 107 anni e ha smesso di contarli

-  di Roberto Canepa

Dai primi anni del secolo scorso, durante la Festa Patronale della Madonna Assunta del 15 agosto, dal campanile dell’antica Pieve di Bargagli che svetta sulla Val Bisagno e per secoli ha governato le Chiese limitrofe, festoni di decine e decine di bandiere colorate rallegrano la festa del paese. La nostra straordinaria narrazione ha inizio agli albori degli anni ’50 quando il Parroco Don Livio Masia, per continuare la tradizione, con gli scarsi mezzi a disposizione sia di locomozione che finanziari, scavalcava il crinale e scarpinando in Val Polcevera raggiungeva Sestri Ponente per noleggiarli. La fatica era tanta come pure il costo di lire 20.000 che al tempo gravava un po’ troppo sul bilancio della Parrocchia. Qui inizia la vera storia dei festoni che sono giunti fino a noi.



Alcune pie donne, capaci in lavori di sartoria, iniziarono a cucire le bandiere con stoffe di recupero per evitare l’affitto e la fatica del viaggio; volevano fare le cose in maniera corretta e quindi, munite di un atlante con tutte quelle dell’epoca, hanno iniziato la loro opera disegnando, ritagliando e cucendo i tessuti colorati recuperati.




E’ il momento di ricordarle: il capo delle sartine Maria Moresco con la sorella Amelia, unica ancora vivente con i suoi 107 anni, Tina Criteri, Irma Conte, Anita e Maria Conimia e tante altre fornitrici di stoffe e mano d’opera. Piano piano ha preso corpo questa splendida iniziativa e per realizzare i festoni, queste simpatiche e ingegnose signore, con tanta pazienza in un giardino agganciando spaghi su spaghi sistemavano le bandiere così realizzate a debita distanza e studiando anche la cromia dei colori. I cavi che le reggono saranno almeno trecento metri e dalle balconate del campanile disegnano nel cielo arcobaleni colorati degni della tavolozza di un magico pittore.



Ad oggi sono ancora conservate e maneggiate con cura e addobbano la piazza durante la Festa della nostra cara Madonna Assunta. Molte delle bandiere rappresentate non esistono più e gli Stati hanno cambiato nome e colori, ma anche questo è simpatico, rappresenta la nostra storia che continua e si evolve.



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