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09 Ottobre 2018 | in categoria/e diritto edizione cartacea esperti

#FiscoeAgevolazioni - Contratto a tempo determinato: le novità

Dopo varie richieste sia da parte dei datori che dei lavoratori, mi soffermo in breve sulle novità relative al contratto di lavoro a termine che entreranno in vigore dal 1° novembre per contratti, proroghe, rinnovi.

Le differenze
Se in precedenza poteva essere stipulato per una durata massima di 36 mesi, ora invece il periodo massimo non può essere superiore a 12 mesi. Si può avere una durata superiore, ma comunque nel limite dei 24 mesi, ma è necessario che venga soddisfatta una delle seguenti condizioni: esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività (es. sostituzione di altri lavoratori); esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria. Per quanto riguarda le proroghe, vengono ridotte da 5 a 4, e sono possibili liberamente (fermo restando il consenso tra le parti) solo nei primi 12 mesi.
Nel caso di rinnovo, invece, l’obbligo delle condizioni scatta immediatamente. Ovvero, anche se il primo contratto a tempo determinato stipulato tra le parti ha avuto una durata inferiore a 12 mesi, il rinnovo deve sempre essere giustificato dalla presenza di una delle causali previste. Altra modifica riguarda la durata complessiva di occupazione a tempo determinato tra lo stesso datore di lavoro e lavoratore che viene ridotta da 36 a 24 mesi.

Restano in vigore le vecchie regole per:
- contratti a tempo determinato in corso al 14 luglio 2018 e relative proroghe effettuate entro il 31 ottobre 2018
- rinnovi di contratti a tempo determinato e relative proroghe fino al 31 ottobre 2018.

A cura del dott. Francesco Mandolfino
Commercialista
Per consulenze: 0185.934120
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