BUONMESE

di Giansandro Rosasco | 01 Maggio 2018 | in categoria/e BUONMESE edizione cartacea

Il BUONMESE di Rosasco - Privatemi della Privacy!

Se c’è una cosa creata dalla società moderna e che odio è la legge sulla Privacy. Nata per proteggere i nostri dati sensibili, non fa altro che romperci sensibilmente i maroni ad ogni nostra azione, con risvolti sempre più ridicoli. Recentemente in ospedale ci hanno rimandati su e giù per quattro piani perché per la visita “occorre firmare la privacy”. Poi però quando è il tuo turno ti chiamano a squarciagola per nome. Compiliamo tonnellate di carta per proteggere la nostra riservatezza ma siamo giornalmente subissati da telefonate di compagnie di servizi: telefono, gas, luce che ci assillano nelle ore più assurde della giornata, della sera e della notte. Questo mi fa quasi rivalutare i venditori del Folletto o del Bimby che hanno la stessa tenacia, ma almeno loro li trovi nelle fiere o nei centri commerciali e se li avvisti in tempo li puoi dribblare tra i carrelli o nascondendoti dietro un passante.

Ma veniamo al top dell’assurdo, quando i paladini dei nostri dati personali usano questa legge contro di noi trasformandola in uno scudo per le loro malefatte. Un dipendente pubblico non fa il suo dovere? Mi spiace c’è la Privacy. Un politico ruba? Caro mio, c’è la Privacy! Il panettiere compra panettoni industriali e li rivende come artigianali o il benzinaio trucca la pompa di benzina? Non si possono pubblicare i nomi perché sono protetti da Privacy. C’è da dire poi che anche noi a volte siamo fenomenali. Pubblichiamo, ossia rendiamo pubblici, ogni giorno le nostre foto, le nostre passioni e i nostri dati sui social e ci incazziamo se qualcuno li prende e li usa. C’è però un posto dove siamo salvi, protetti e possiamo stare al sicuro: il nostro gabinetto. Basta un giro di chiave e quel fantastico metro quadrato di piastrelle colorate si trasforma in un paradiso di autentica riservatezza. Ma occhio, i cavalieri della Privacy prima o poi vi raggiungeranno anche lì ed osserveranno e studieranno tutte le vostre mosse, in attesa del momento migliore per un agguato. Se volete provare in anteprima questa sensazione e capire come ci si senta esiste un modo molto semplice: prendete un gatto.

Tratto da CORFOLE! del 5/2018, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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