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    attualita, edizione cartacea

    di Giansandro Rosasco | 01 Maggio 2018 | in categoria/e attualita edizione cartacea

    Furti in tutto il Tigullio: ritornano le "ronde" - A Cogorno e in Fontanabuona i cittadini si organizzano in gruppi - Recco si prepara al "controllo di vicinato"

    Furti in tutto il Tigullio: ritornano le "ronde" - A Cogorno e in Fontanabuona i cittadini si organizzano in gruppi - Recco si prepara al "controllo di vicinato"

    Difficile stare tranquilli, ultimamente i ladri stanno facendo man bassa in appartamenti e villette di tutte le fasce sociali. In Val Fontanabuona sembra partito un vero e proprio allarme e dal gruppo Facebook “Mugugni della Fontanabuona e regali” si rincorrono le notizie: “Oggi a Pian dei Preti (ndr Tribogna) tre uomini su una non identificata macchina bianca sono entrati in due case, in pieno giorno fate attenzione!” - “Ladri a Lorsica e dintorni”. Tasso di Lumarzo sembrava invece presa di mira da quella che è stata definita “la banda della BMW” che ha imperversato per diversi giorni. Presso il campo da calcio di Monleone di Cicagna una macchina è stata spaccata per rubare la borsa. A Bargagli pochi giorni fa è stato arrestato un ladro che ha tentato di rubare un’autoradio.

    Il ritorno delle ronde: quelle tra privati e quelle in collaborazione con Comune e Polizia

    Stanchi di tutto questo, a Moconesi, Cicagna e Cogorno si sono costituite informalmente delle “ronde” pacifiche tra privati cittadini che si muovono grazie a gruppi segreti whatsapp e facebook per far sì che grazie al tam tam tra vicini ci si possa aiutare a vicenda e segnalare alle forze dell’ordine eventuali veicoli sospetti. A Recco invece sono le istituzioni che cercano di prendere in mano la situazione: recentemente presso la sala consiliare del Comune, si è tenuta una partecipata tavola rotonda sul controllo di vicinato, promossa dalle istanze di diversi cittadini e commercianti che hanno richiesto alla Polizia Locale indicazioni su come farsi parte attiva nella gestione della sicurezza dei loro quartieri. E’ stato quindi invitato il dott. Gianluigi Soro, comandante della Polizia locale di Loano che ha riportato l’esperienza del proprio Comune dove, in soli due anni, ha visto nascere ben sei gruppi di “Controllo di vicinato” coinvolgendo 86 persone con l’obiettivo di attivare un “vicinato solidale”.

    Controllo di vicinato: cos’è e come funziona

    E’ uno strumento con cui si rafforza la collaborazione tra cittadini e istituzioni. Non prevede ronde e/o interventi attivi in sostituzione alle Forze di Polizia bensì le affianca con un sistema di segnalazioni. è composto da gruppi di cittadini con l’intento di sollecitare ed elevare il livello di attenzione su ciò che accade intorno alla propria abitazione segnalando eventuali anomalie significative: mezzi e persone che si aggirano con atteggiamenti sospetti, allarmii attivati, cani che abbaiano ininterrottamente, rumori in abitazioni momentaneamente vuote, etc. Ogni gruppo provvede alla nomina di un coordinatore che organizza le attività e raccoglie le informazioni, condividendole col Comune che fa da filtro con un operatore di Polizia Locale. L’attività viene segnalata con appositi cartelli che hanno lo scopo di comunicare, a chiunque, che quell’area è interessata al “CONTROLLO di VICINATO”; ciò rappresenta un deterrente e scoraggia comportamenti scorretti e, di conseguenza, incrementa il senso di sicurezza percepito.

    I vantaggi

    Sono già molti i comuni in cui è presente questo tipo di organizzazione, che favorisce:

    1. una migliore vivibilità delle aree coinvolte mediante attività di segnalazione delle anomalie, mediazione dei conflitti e aggregazione sociale;
    2. il rafforzamento del rapporto di collaborazione tra cittadini e Istituzioni, promuovendo l’educazione alla convivenza, il rispetto della legalità, il dialogo tra le persone, l’integrazione e l’inclusione sociale;
    3. lo sviluppo del senso civico di appartenenza alla comunità di residenti, agevolandone la serena convivenza;
    4. il miglioramento delle azioni di prevenzione, delle attività d’informazione per il cittadino, della vivibilità degli spazi pubblici urbani, del collegamento tra i cittadini, servizi locali, polizia locale e Forze di Polizia a competenza generale presente sul territorio comunale, per giungere ad una maggiore vivibilità e qualità di vita dell’area.

    Tratto da CORFOLE! del 5/2018, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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