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    01 Marzo 2018 | in categoria/e attualita lettere

    LE VOSTRE LETTERE - Sui monaci di Tribogna, sui roghi di plastica e un appello: qualcuno costruisce ancora strafie?

    LE VOSTRE LETTERE - Sui monaci di Tribogna, sui roghi di plastica e un appello: qualcuno costruisce ancora strafie?immagine di repertorio

    SUI MONACI DI TRIBOGNA E LA MIA VERGOGNA
    Cari amici di Corfole, sono una vostra fervida lettrice e appena ho letto sulla copertina del numero scorso “monaci di Tribogna” sono andata subito all’articolo... ho riconosciuto quel ragazzo, il monaco, e mi sono vergognata come un cane. Perché io che mi vanto di essere andata ai cortei, di aver fatto volontariato,  di combattere contro ogni forma di ingiustizia, di non avere pregiudizi,  di leggere tanto, anche di altre religioni, ecco, io sono una di quelli che ha scacciato quel monaco. Posso dire che è stato sfortunato perché è arrivato in un pomeriggio tardi che era buio, pioveva, ero in casa da sola... Ma mi spiace di essere diventata diffidente. Io che vengo dal Sud, dove teniamo le porte aperte a tutti, che ho ospitato persone che neanche conoscevo, evidentemente ora mi lascio influenzare dai giornali, dalla tv e da mio marito che, da ligure, è molto diffidente. Quando l’ho chiamato per spiegargli di quel monaco che era venuto alla porta mi ha infatti detto di chiamare subito i Carabinieri, che già altri lo avevano fatto... Eppure io stessa sono stata vittima di “razzismo” quando mi sono trasferita qui. Quindi chiedo umilmente scusa a Matteo e al suo monastero, anzi li ammiro per quello che fanno e andrò presto a trovarli.
    Rosanna, Uscio

    - Risponde il direttore
    Cara Rosanna, ti ringrazio di cuore per la tua lettera che ci ha davvero stupiti e confortati. Le tue parole sono una boccata d’aria fresca di in una cultura che guarda alla chiusura come a un valore da difendere. L’averci inviato il tuo “mea culpa” ed esporre pubblicamente la vergogna che hai provato è un’enorme prova di coraggio e di umiltà. E’ qualcosa di raro e di prezioso che questo mese rende più ricche le nostre pagine. Grazie. E per noi sapere che in qualche modo contribuiamo alla presa di coscienza, a trovare degli spunti di riflessione per guardarsi dentro e magari cambiare anche solo di un piccolo pezzettino le cose è una gioia immensa. Grazie di tutto. 

    CERCASI STRAFIE E COSTRUTTORI DI STRAFIE
    Buongiorno, ho letto un vostro articolo sulle strafie, visto che avete chiesto ai lettori di segnalarne altre funzionanti, vi chiedo: vi ha mai risposto qualcuno? Ne vorrei costruire una a Recco e mi servirebbe sia vederla funzionare che incontrare qualcuno che la sappia ancora costruire. Complimenti per il fatto che seguite questi argomenti
    Sabina Calogero

    - Risponde il direttore, Michela De Rosa
    Gentile Sabina, in effetti stranamente non sono giunte segnalazioni di strafie in uso e anzi approfittiamo della tua lettera per risollecitare i lettori a segnalarci quelle in uso e anche persone in grado di costruirle. Intanto legga a pagina 16, dove si parla di un ponte fatto esplodere per bloccare la marcia ai nazisti e di una strafia improvvisata
    ROGHI DI PLASTICA E DIOSSINA

    Gent.ssima direttore, le scrivo per denunciare una cattiva abitudine che si perpetua ormai da anni nella zona di Calvari (San Colombano Certenoli) e cioè fare roghi con la plastica. Alcuni addirittura la usano per accendere la stufa! Non sanno che si trasformano in diossina che si deposita su campi coltivati, case, giardini. Naturalmente sono coinvolti anche i nostri polmoni e i nostri amici animali. Non ne posso più di questo scempio che nonostante lo abbia fatto presente a qualcuno, la risposta è stata: “eeh...mancu ti -ti a salvi l'Italia!” Preso dallo sconforto ho deciso di scriverle. Grazie della disponibilità.

    - Risponde il direttore

    Gentile lettore,  grazie a lei per aver pubblicamente esposto la questione: quello che fanno i suoi concittadini è qualcosa di molto grave ed è un crimine punito dalla legge. Ahinoi molto spesso sono gli anziani a comportarsi così, trincerandosi dietro un “abbiamo sempre fatto così e lo fanno tutti”. Anche l’Eternit è stato usato da tutti e per tutto, ma chieda ai suoi vicini se ora si farebbero costruire il nuovo tetto o i tubi dell’acqua così. Sarebbe educativo portarli in quei luoghi dove davvero il crimine di bruciare materie plastiche e altro è diffuso e fargli vedere e respirare cosa succederebbe se anche qui facessero davvero tutti così. Per venire a quello che può fare lei ma anche tutti coloro che vedono il perpetrarsi di questo reato, abbiamo girato la questione all’avv. Trossarello che dà il risvolto legale a pag. 10. Grazie ancora.


     


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