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    attualita, edizione cartacea

    di Michela De Rosa | 02 Febbraio 2016 | in categoria/e attualita edizione cartacea

    Limite di 50km su tutta la SP225: è rivota. L'ira di Sindaci e cittadini e gli sfottò in rete "prossimo passo il ritorno del calesse"

    Limite di 50km su tutta la SP225: è rivota. L'ira di Sindaci e cittadini e gli sfottò in rete "prossimo passo il ritorno del calesse"

    Sul numero di novembre avevamo parlato della “geniale” idea di Giovanni Vassallo (assessore della città metropolitana, oggi dimessosi, pur se ancora consigliere) che “nel bel mezzo dell’estate, probabilmente affannato dalla calura, ha proposto di ridurre i limiti di velocità a 40 chilometri orari, soprattutto sulla SP225”. E subito si era alzato il coro di no dei Sindaci: Ubaldo Crino (Favale di Malvaro) “Un intervento del genere non produrrebbe risultati e ci sarebbe una sollevazione popolare”. Marco Limoncini, Presidente del consiglio di Cicagna: “La soluzione non è farci andare tutti a piedi”. Sigillava Mino Gnecco (Orero) “Ho idea che non si trovino i soldi per coprire le buche e allora si cerchi questo escamotage per fare cassa, ma saremmo tutti decisamente contrari”.

    Speravamo fosse una boutade, così “per vedere l’effetto che fa” e invece anche questa volta l’assurdità diventa realtà. A sorpresa, in un giorno come un altro, tutti i cittadini di una intera valle, tutti coloro che ci lavorano e tutti i Sindaci scoprono attraverso un laconico comunicato stampa che da lì a pochi giorni (dal 1 febbraio) sull’unica arteria stradale, la SP225 della val Fontanabuona, ci sarà il limite dei 50 km all’ora, anche nei tratti extraurbani. Spostarsi sarà un incubo. Ancora più di quello che è ora. Sì perché, tra frane, smottamenti e buche grandi come crateri, pare di stare alla Parigi-Dakar. Metterle a posto? Fare la cosiddetta manutenzione stradale, per la quale paghiamo le tasse? Ma che siamo pazzi?! Con tutto quello che costa mantenere in piedi l’ambaradan di dipendenti, dirigenti, consulenti e sprechi vari mica pretenderemo che avanzino diné per i lavori. Ed ecco la genialata, che immagino più o meno così: invece di spendere noi per sistemare le strade, mettiamo un limite di velocità assurdo così facciamo cassa!”.  Certo, poi bisogna anche giustificare questa mossa, e allora ecco il classico “lo facciamo per voi”. Ecco infatti il capolavoro di spiegazione ufficiale data dalla Città Metropolitana: “Le ripetute variazioni della velocità consentita fra tratti urbani ed extraurbani lungo il percorso esponevano gli automobilisti, anche involontariamente, al rischio di violazioni del limite, che è stato perciò uniformato dall’incrocio con la provinciale di Boasi a Carasco”.

    Le reazioni dei cittadini, tra ira e sfottò
    Ecco alcuni commenti appena abbiamo dato la notizia sulla nostra pagina facebook

    > Prossimo il ripristino delle carrozze a cavallo (Simon Brown)

    > Ma nei tratti extra urbani non si può, lo dice il codice della strada: 50solo nei centri abitati! Quanto ci metto da Genova a Gattorna adesso? Una vita! (Patrizia Carbone)

    > Mi comprerò i pattini, che a Chiavari ci arrivo prima (Mdr)

    > Per fare cassa questo e altro. E poi ci raccontano che è per la nostra sicurezza. Almeno non ci prendessero in giro. Pericolosa lo è ma se si impegnassero per renderla più sicura invece di imporre obblighi demenziali e in pratica inosservabili. (Angelo Musante)

    > Beh secondo me si portano avanti...con le strade dissestate piano piano diverranno strade non asfaltate quindi sarebbe inevitabile il limite dei 50 (Andreina Testino)

    > Finché continueranno a regalare patenti possiamo mettere tutti i divieti che vogliamo...non serviranno a nulla (Paola Lombardelli)


    > I sindaci furiosi: “non ci hanno nemmeno interpellato!”

    Decisamente furiosi gli amministratori per non essere neanche stati interpellati prima di adottare questa scelta che ricade su tutti i loro cittadini. Marco Limoncini, Presidente del Consiglio Comunale di Cicagna: “interessante il nuovo modo di pensare alla sicurezza stradale: è sufficiente mettere il limite a 50km/h su tutta la SP225! Questo è quanto ha deciso unilateralmente la Città Metropolitana di Genova senza il benché minimo coinvolgimento dei Comuni interessati per territorio! Decisamente Interessante.”
    Rincara il Sindaco di Moconesi, l’avv. Gabriele Trossarello, il quale ci ha scritto di essere “Assolutamente contrario, perché: 1) avrebbero dovuto condividere tale scelta con gli amministratori locali e preavvertirci; 2) per fare sicurezza le strade vanno messe a posto, non solo abbassando i limiti; 3) con i 50 km/h o non sorpassi e fai da Lumarzo a Chiavari in coda (aberrante) o se sorpassi (anche in sicurezza), ti becchi una multa (tranne che quello davanti a te non vada a 30 km/h); 4) aspettiamo il tunnel, non l’abbassamento dei limiti!”.


    E dopo l’Ape, la tartaruga! Sarà questo il prossimo modello di auto tipica dei fontanini?



    Tratto da CORFOLE! del 2/2016, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


    I commenti dei lettori
    Gabriele Pisani:

    REPUTIAMO UN ASSURDITÀ L’ORDINANZA n.10/2016 della Città Metropolitana di Genova ED UNA PRESA IN GIRO.

    Troppo facile obbligare i cittadini ad andare piano per ridurre gli incidenti invece che sistemare il fondo della strada ed adempiere ai propri doveri.

    RITENIAMO invece che la Pubblica Amministrazione dovrebbe adoperarsi per tenere la strada in perfetta efficienza, garantendo agli utenti una percorrenza priva di insidie e che la Città Metropolitana dovrebbe intervenire seguendo quanto disposto dall’articolo 14 comma 1, lettera a) e b) del Codice della Strada che recita quanto di seguito:
    - “Gli Enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono:
    a) alla manutenzione, gestione, pulizia delle strade, delle pertinenze, dei servizi;
    b) al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e delle loro pertinenze;

    Gli incidenti stradali sono in continuo aumento anche per la presenza sulla strada di buche,
    smottamenti e svariate problematiche legate allo stato di manutenzione.
    Questo divieto non risolverà queste problematiche ma anzi produrrà parecchi ulteriori effetti negativi sulla vita degli abitanti della Val Fontanabuona che andranno ad aggiungersi ai continui disagi che hanno afflitto e continuano ad affliggere questa Valle. Innumerevoli studi scientifici dimostrano come l’abbassamento dei limiti di velocità aumentino lo smog con conseguente danno per la salute dei cittadini, diritto tutelato dall’articolo 32 della Costituzione Italiana e dall’articolo 191 del TFUE posto a salvaguardia dell’ambiente e della salute, e dalle norme della Direttiva 2008/50 sulla qualità dell’aria in Europa.
    Vi sarà un incremento degli ingorghi, rallentamenti, creazione di pericolosi imbuti, rischio di tamponamenti e annesse situazioni di stress e tensione dei guidatori oltre al danno economico immediato per l’incremento della durata degli spostamenti.
    Per questo andremo dai cittadini della val Fontanabuona per chiedere di firmare una petizione nella quale invitiamo la citta metropolitana ade seguire immediatamente i lavori di manutenzione della sp 225 invece di creare nuove ordinanze restritive. Chiederemo inoltre chi vorra aderire ad una eventuale azione legale futura nel caso che anche a seguito della petizione le autorità competenti non si attivino.

    Non possiamo piu tollerare che nessuno paghi per i continui disservizi che i cittadini che pagano le tasse sono costretti a subire.


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