attualita, edizione cartacea

di Giansandro Rosasco | 31 Marzo 2014 | in categoria/e attualita edizione cartacea

Viaggio alla scoperta del lavoro che c'è: infermiere, un lavoro sicuro e in crescita

Una professione sempre più richiesta nel pubblico e nel privato, dura e faticosa ma in grado di dare molte soddisfazioni

Negli ultimi tempi, spinti probabilmente dalla crisi lavorativa, i giovani e non solo tentano un approccio alla professione infermieristica, l’unica in grado di offrire un lavoro sicuro, poichè richiesta in molti ambiti. Questa professione inoltre va via via ad espandersi ed evolversi sempre più.
Purtroppo spesso, proprio a causa di questa sicurezza lavorativa, in molti decidono di diventare infermiere snobbando però i principi etici sui quali si basa la professione. Ma una scelta non motivata sui valori, porterà sicuramente a collezionare una serie di fallimenti perchè, come ci confida l’infermiera professionale Emanuela Senno “non puoi diventare infermiere per avere una stabilità economica. Devi farlo perchè lo senti, perché lo senti tuo. Occorre passione perchè devi svegliarti la mattina pensando che fai ciò che ti piace, pensando che stai facendo qualcosa di buono per gli altri e indirettamente anche per te stesso perchè ti fa sentire migliore. Occorre empatia per mettersi nei panni del malato e capire ciò di cui ha bisogno anche quando non te lo chiede espressamente per mille motivi; occorre capire il linguaggio non verbale, il più importante di tutti”.
Infatti ci racconta che la prima cosa che le è stata insegnata durante il tirocinio è “prima di saper fare, bisogna saper essere, perchè il rapporto umano sta alla base di tutto e questo non te lo insegnano i libri. Abbiamo a che fare con esseri umani e non con delle macchine. E nemmeno noi siamo macchine, spesso ci affezioniamo a quelle persone che riescono ad instaurare un rapporto che va oltre la relazione infermiere-paziente. Alcune persone dovrebbero cambiare il modo di vedere questa professione, perchè “non è un lavoro denigrante, come qualcuno crede, anche se è sicuramente un lavoro pesante sia dal punto di vista fisico che psicologico, spesso non riconosciuto”.
Ci sono infermieri sottoposti a turni massacranti e questo lo vediamo soprattutto adesso, in un momento così delicato per il nostro paese, che vede, anche a livello locale le conseguenze dei tagli in un settore che dovrebbe tutelare e garantire il benessere fisico e psicofisico ai cittadini. Ogni diminuzione di personale andrà soltanto a nuocere il malato, poichè sarà soltanto lui a pagarne le conseguenze in quanto gli infermieri trovano e troveranno sempre spazio in strutture private o anche aprendo una propria Partita Iva. Al di là delle considerazioni economiche spicca sempre il lato umano della professione e parole come quelle di Emanuela lo dimostrano: “Per quanto mi riguarda posso dire di essere felice della mia scelta, perchè è ciò che ho sempre desiderato fare; vedendo tante situazioni difficili mi rendo conto che esiste una soluzione per tutto. Le persone che incontro ogni giorno mi arricchiscono l’anima e spero anche io di lasciare qualcosa di positivo dentro il loro cuore”.

Infermieri sempre più richiesti: da qui al 2020 ne serviranno il doppio
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il rapporto della Direzione Lavoro e affari sociali della Commissione europea monitora e analizza le professioni che hanno registrato la maggiore crescita (in valore assoluto, non percentuale). Al quarto posto con un incremento di 103.900 unità rispetto all’anno scorso hanno trovato lavoro addetti alla cura della persona e operatori sociosanitari. L’Italia è uno dei casi in cui, in cima alla top ten, ci sono appunto le professioni di cura alla persona, sempre più importanti con l’invecchiamento della popolazione. Anche negli ospedali cresce il bisogno di nuovi infermieri: oggi sono 391mila, entro il 2020 ne serviranno altri 266mila.

Tratto da CORFOLE! del 3/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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