aiuola, edizione cartacea

di Giansandro Rosasco | 03 Aprile 2012 | in categoria/e aiuola edizione cartacea

L'AIUOLA - Pazzword

Premessa: se ancora non avete una connessione a internet leggete con molta più attenzione perchè prima o poi vi verrà bene.
In principio fu il bancomat. Quella semplice combinazione a cinque cifre da digitare con fare guardingo nei pressi della banca era solo l’inizio di un calvario senza fine. Da allora il conto, la mail, i siti, i giornali, i social network, insomma tutto il mondo online è accessibile tramite una stramaledetta password! Una? Mille! Perché non deve essere mai la stessa o sei fregato: se te la scoprono possono accedere a tutto. Ma la password non basta più e a complicarci la vita è arrivato il famigerato ‘grado di sicurezza’: un cervellone elettronico ti indica che se digiti MARIA non va bene perchè il nome è troppo comune, MARIA75 nemmeno perchè con la tua data di nascita è troppo facile, MARIA75GESU’ neppure perchè la parentela è evidente. Per avere una sicurezza accettabile occorrono i simboli prima e dopo: con *#§MARIA75GESU’@ finalmente vieni accettato dal sistema. Sì ma ora come faccio a ricordarmela se per digitare quei dannati simboli sono costretto al kamasutra con le dita? Nessun problema, avete a disposizione la ‘domanda segreta’ che vi aiuterà a ricordarvela. La migliore è senz’altro “il nome del tuo cane”. Peccato che io non abbia un cane, al massimo mi interfaccio con il cinghiale sotto casa; se invento un nome e fra sei mesi mi ripropone sta domanda poi non mi ricordo niente! Il nome della moglie neppure, ci scappa che metto quello dell’amante e succede un casino. E poi il dramma di dove conservarle ste password: “non nel portafoglio” potresti perderlo “non nei pressi del pc” altri potrebbero accedervi. Ma se non mi scrivo tutto da qualche parte rischio di dimenticarmi anche di andare al bagno, figuriamoci quella dannata combinazione che è diventata una scritta in aramaico! Io poi che a-d-o-r-o la banca online che cosa mi ritrovo? Un girone dantesco di password: prima il nome utente, mascherato da password, poi la relativa password; poi il codice confermativoe infine il codice dispositivo per ribadire che io sono veramente io. Addirittura oggi dopo la trafila vi arriva un sms con un’altra password da inserire entro 30 secondi. Se vi scappa la pipì dovete farvela sotto altrimenti vi toccherà perdere altra mezza giornata e rifare tutto da capo. Per favore qualcuno inventi un chip da inserire sottocute, una pozione della memoria. A volte vorrei persino tornare al passato perchè è vero che non faccio più code per arrivare davanti allo sportellista incravattato e supponente ma volete mettere la soddisfazione di mandarlo fisicamente a quel paese? E’ come con Mastercard, non ha prezzo!

Tratto da CORFOLE! del 4/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

Vedi la pagina del giornale che contiene questa notizia