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di Claudia Sanguineti | 05 Marzo 2012 | in categoria/e cultura itinerari storia locale uscire

Inquietanti presenze nel Tigullio: la manticora

Le pietre, nel loro silenzio, hanno molto da raccontare ai posteri: “Gli uomini mutano, si degradano, muoiono. Ma i monumenti e le opere d’arte restano e tramandano intatto il messaggio della loro età”. Ecco allora che lo storico locale Cesare Dottii con il Lûnäio (il calendario che ogni anno l’associazione O Castello di Chiavari) può aiutarci a riscoprire con occhi diversi elementi sempre presenti ma che nella fretta di ogni giorno non guardiamo con attenzione. In via Ravaschieri, ad esempio, c’è un animale particolare, la manticora. Creatura favolosa, letteralmente “mangiatrice di uomini”, è scolpita nel bassorilievo dello stemma sopra al palazzo della Società Economica. Secondo alcuni la bestia, velocissima e antropofaga, prediligeva i luoghi rocciosi; secondo altri il sottosuolo. Tra gli artigli stringe un lembo riportante un’invocazione, un grido di guerra: “San dieu plara” ovvero “A Dio piacendo”, a indicare la speranza del credente nella riuscita dell’impresa affidandosi alla volontà di Dio. In basso, due fronde di rovere sostengono uno scudo: su di esso sta il “cercine”, rotolo di nastri, che regge il manto d’armi. Il fiore nell’angolo superiore destra sembra la firma gotica dello sconosciuto artefice:senza dubbio una presenza affascinante.

Tratto da CORFOLE! del 3/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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