aiuola, edizione cartacea

di Giansandro Rosasco | 02 Novembre 2011 | in categoria/e aiuola edizione cartacea

L'AIUOLA - Io ce l'ho grosso

Fin da ragazzino desideravo averlo gigante. Non mi vergogno a dirlo. Per me era un autentico passatempo, mi faceva vivere momenti felici ed ero sicuro che più l’avessi avuto grande e più sarei stato felice. Come al solito non era così perchè grandezza non significa massima soddisfazione, l’ho imparato con il tempo e che piccolo ma funzionante è meglio che grande e ingombrante. Certo, molti, da questo genere di ragionamenti se ne stanno ben lontani. Tutti benpensanti e perbenisti fino al momento in cui parecchi si rintanano nella stanzetta a goderne, magari con altra compagnia, lontani dalla moglie o anche da soli che alla fine non è mai una cattiva idea. Accanto a quelli che non ne vogliono parlare ci sono poi i fissati. Pensano sempre a quello. Ho un’amica che non fa altro che “usufruirne”, continuamente, in qualsiasi situazione. Non ha limiti e qualcuno ha anche dato un nome a questa malattia. Anche certi amici prima si accontentavano del loro, adesso per alcuni non basta più quello personale, ne occorrono diversi (dicono che è di moda il diverso) e ormai molte donne di conseguenza la pensano così. Come biasimarle! E poi, imitando i ragazzini, è un continuo vantarsi anche tra adulti; capita sovente con gli amici dell’ufficio di sentire voci scanzonate: ‘io ce l’ho più grosso del tuo, il mio però fa questo e quest’altro’. C’è poi chi dice che a pagamento può fare qualsiasi cosa e chi sostiene che con modica spesa si riesce a fare bella figura oggi più che ieri e per alcuni, grazie ai ritrovati moderni, è praticamente eterno. Sapete che cosa siamo diventati a mio avviso? Una società di cerebrolesi. Sempre pensare a quel dannato televisore!

Tratto da CORFOLE! del 11/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

Vedi la pagina del giornale che contiene questa notizia

Tags: buon mese