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13 Febbraio 2014 | in categoria/e attualita

Legge sull'ATO: i Comuni Montani con meno di tremila abitanti potranno gestire l'intero ciclo integrato delle acque

Stamane la VI^ Commissione Ambiente e Territorio dove era in discussione il disegno di legge presentato dalla giunta regionale in materia di individuazione degli ambiti ottimali per l’esercizio delle funzioni relativa al servizio idrico integrato e alla gestione integrata dei rifiuti ha approvato due importanti emendamenti presentati dal consigliere Ezio Chiesa (Liguria Viva).  “Il primo riguarda la possibilità per  i Comuni già appartenenti alle Comunità Montane e con popolazione inferiore o uguale a tremila residenti – afferma Chiesa -  fermo restando la partecipazione all’ATO, la facoltà in forma singola o associata di gestire autonomamente l’intero servizio idrico integrato”.Risultato che arriva anche a seguito dalla raccolta di firme raccolte nei vari Comuni e consegnate nei mesi scorsi  da Chiesa e alcuni sindaci dell’entroterra al presidente della giunta Claudio Burlando. “I Comuni avranno la possibilità di esercitare la facoltà di scelta – continua Chiesa -  mediante delibera consiliare da adottarsi entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge”.Il secondo emendamento, firmato insieme al consigliere Maurizio Torterolo, prevede la possibilità di creare un nuovo ambito di dimensione inferiori a quelle provinciali nell’area del savonese e in modo particolare in Val Bormida.“ Due le motivazioni – prosegue Chiesa - il fatto che nei Comuni interessati il ciclo completo delle acque e già in essere grazie al depuratore consortile e l’appartenenza della zona al bacino del Po (imbrifero padano) che distingue  nettamente la vallata dal resto della Provincia di Savona”. La legge approderà quanto prima in aula consiliare per la conseguente approvazione. “In entrambi i casi si tratta di un successo – conclude Chiesa – ottenuto per le popolazioni dei piccoli Comuni”.