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attualità
20 Dicembre 2013 | in categoria/e attualita
Chiavari: piano Preli, le ulteriori osservazioni del Meetup Cinquestelle.
(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO)
In merito al progetto "PRELI" da approvare in conferenza dei servizi , vi segnalo le ulteriori osservazioni tecniche presentate in data 18/12/2013 dal Meetup 5 Stelle , protocollate c/o Comune di Chiavari e successivamente comunicate a Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, Ministero dell' Ambiente , Regione Liguria , Provincia Genova , Capitaneria e Procura.
Relativamente all'oggetto poniamo in rilievo diversi aspetti.
OGGETTO: OSSERVAZIONI alla variante allo S.U.A. C.4.3.A.BIS (ex Cantieri Navali) approvato nella Conferenza di Servizi Deliberante del 26/4/2001; approvazione dello S.U.A. in variante; adozione di variante parziale del PRG; indizione ai predetti fini della Conferenza di Servizi ex artt. 59 e 84 L.R. 4/9/1997 n. 36 e s.m.i.
Proponente: Soc. Gli Scogli S.R.L. In riferimento all’intervento edilizio indicato in oggetto, come descritto nei relativi atti ed elaborati presentati nel corso della suddetta Conferenza Referente e depositati a libera visione del pubblico presso gli Uffici Settore 5, Programmazione e Attuazione delle Politiche Urbanistiche
Relativamente all'oggetto poniamo in rilievo diversi aspetti osservando quanto segue:
1- Osservazione generica rivolta all’Amministrazione di rilievo politico.
a- Riportiamo le dichiarazioni in campagna elettorale del sindaco Roberto Levaggi rivolte alla precedente amministrazione: “L'attuale amministrazione è stata dannosa all'immagine della città per via dell'inchiesta giudiziaria a carico del sindaco, dei numerosi ricorsi al Tar, di un'assoluta non curanza della parte a ponente della città, la zona Preli, che appare come un'area "bombardata" e abbandonata a se stessa: una zona che deve essere assolutamente rinnovata a fini turistici”.
Contrariamente a quanto annunciato si rileva che l'Amministrazione non ha esitato a portare avanti quanto una sentenza definitiva ha fatto capire cioè che qualcosa circa quest'area non è stato condotto con molta regolarità e soprattutto con amore per il bene comune. Sono rimaste inalterate le cubature create in variante al piano regolatore e se si parla di destinazioni offrire una sede ad una società sportiva, realizzare pochi parcheggi pubblici e costruire case riservate a privati, regredisce la zona ai fini del turismo, anzi sancisce una definitiva condanna per questo settore sostanzialmente già decretata negli ultimi trent’anni dalle precedenti amministrazioni.
b- Sono stati affissi manifesti per la città con scritto “riqualificazione zona Preli eliminando tutti i contenziosi esistenti”. Per ora questo fatto non risponde al vero. Solo l'approvazione di questo progetto dovrebbe in realtà chiudere il contenzioso aperto per delimitare l’area di confine con la “Colonia Fara” prima pubblica, ora venduta a privati dall’amministrazione a prezzo molto vantaggioso (vicenda nota e oggetto già di nostri precedenti comunicati). Ci chiediamo se è ammissibile porre fine a un contenzioso legale tra privati mediante l'approvazione di un progetto di recupero di matrice pubblica. A noi non sembra che ciò risponda alla normativa di legge, tanto più che possa essere pubblicizzata su manifesti affissi per la città.
c- Risulta paradossale che mentre si procede a varare il nuovo Piano urbanistico comunale, cioè il sistema generale di pianificazione con la presunta partecipazione di tutti, lo stesso venga bypassato e depotenziato dalla corsa dell’Amministrazione ad approvare un progetto del quale si era contestato tutto. E' atteggiamento in antitesi con la pianificazione stessa e del quale tutta la maggioranza s’assumerà l’onere per le future generazioni.
2- OSSERVAZIONE PARERE COMMISSIONE EDILIZIA E DEL PAESAGGIO.
Si sottopone all'esame la presente osservazione affinché venga recepito totalmente il parere della commissione edilizia del paesaggio del 30/09/2013:
“La commissione paesaggio esprime "perplessità sull'intervento proposto a motivo dell'incoerenza sia a livello formale che nell'impiego di materiali non dialoganti con il contesto paesistico di contorno, in particolare per i previsti edifici di nuova costruzione. Per quanto attiene alla parte pubblica si conviene di approfondire le soluzione progettuali proposte per gli arredi urbani e le ringhiere di concerto con gli organi superiori. Si ritiene infine necessario arretrare la passeggiata a mare prevista in modo che rimanga iscritta nell'aria privata, lasciando inalterata la spiaggia e il suo rapporto con il muro d'unghia paraonda come peraltro esiste lungo tutto il waterfront. Si evidenzia che nel fotomontaggio, vista dal mare, non compaiono gli edifici presenti sullo sfondo".
Perfettamente condiviso perché chiaramente:
1- I materiali e le tipologie utilizzate per gli edifici non sono conformi alla zona.
2- La tipologia prescelta per la passeggiata non è conforme alla zona e non dialoga minimamente con il resto del percorso e il restante water front dal mare della città.
3- Le scelte operate per creare gli ombreggianti e genericamente l’arredo pubblico non è conforme neppure con tipici contesti del nostro territorio.
4- Naturalmente appare logico che la passeggiata debba per lo meno essere arretrata sulla parte privata. Per liberare spazio utile all'intervento edilizio si è arrivati a questa disarticolata, pessima e poco logica soluzione che svilisce la spiaggia e il territorio.
3- OSSERVAZIONE COMPUTO OPERE PUBBLICHE.
PREMESSO CHE: nella tav.84 bis settembre 2013 - COMPUTO OPERE PUBBLICHE, nell'elaborato specifico stima dei lavori:
- B1/a - lavori di formazione percorsi ciclopedonali su area pubblica qt+500
- B1/b - lavori di formazione aree e spazi pubblici, verde attrezzato percorsi carrabili su area privata qt.+500
- B1/c - lavori di formazione percorsi ciclopedonali su area pubblica qt+500
vengono individuate lavorazioni con i relativi costi che sono a beneficio di manufatti di proprietà privata del proponente (box interrati), in particolare le voci:
- fornitura e posa in opera manto impermeabile.....
- sovrapprezzo per impiego di guaina antiradici.....
- fornitura e posa in opera di strato di non tessuto.....
- massetto di calcestruzzo per la formazione di pendenze..... spessore medio 5cm.....
- fornitura e posa in opera di formazione di barriera al vapore.....
- massetto di calcestruzzo per formazione di pendenze..... per ogni centimetro in più oltre
centimetri
- assistenza muraria per l'esecuzione di manto impermeabile.....
- impermeabilizzazione eseguita mediante stesura di due mani a spatola.....
- pavimento a protezione di manti impermeabili costituito da cappa in malta di cemento.....
Totale delle lavorazioni indicate, nei computi definiscono importo di circa E. 600.000,00
PER QUANTO SOPRA PREMESSO si sottopone all'esame la presente osservazione affinché l'importo di circa euro 600000, oltre ad eventuali altre lavorazioni individuate come opere di urbanizzazione, ma realizzate a beneficio di strutture ad uso esclusivo privato, vengano scorporate ed i relativi valori economici da impiegare per effettivi lavori a beneficio della comunità ad uso pubblico.
4- OSSERVAZIONE AREE A STANDARDS.
PREMESSO CHE VENGONO COMPUTATE COME AREE A STANDARDS:
1- AREE SPAZI PUBBLICI - PASSEGGIATA, (tav.46 bis settembre 2013), sono quantificate al di fuori del perimetro del lotto di proprietà del S.U.A., ricadenti in proprietà demaniale;
2- PARCHEGGI PUBBLICI (TAV.87SS SETTEMBRE 2013) quantificati per mq. 195 < mq. 810 individuati nel S.U.A. originale (pag.6 Memoria Tecnica), la cui ubicazione in fregio a Via Preli e la realizzazione delle rampe di accesso ai box provati interrati comporterebbe l'eliminazione degli stalli esistenti con un saldo praticamente nullo, anche se nella relazione della Conferenza dei Servizi Referente viene dichiarato dall'arch. Peruggi che "...questi verranno riequilibrati con il progetto Fara...", fuori dal comparto di proprietà del S.U.A..PER QUANTO SOPRA PREMESSO si sottopone all'esame la presente osservazione affinchè:
- in riferimento al punto 1, le aree a standard vengono reperite all'interno del lotto di proprietà del S.U.A.;
- in riferimento al punto 2 vengano reperiti gli originali mq810 a parcheggio pubblico completamente all'interno del lotto di proprietà del S.U.A., con un saldo positivo rispetto a quelli che verranno eliminati in fregio a Via Preli.
5- OSSERVAZIONE VALIDITA' DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO
Analizzando gli atti, in particolare l'istruttoria tecnica redatta dal dirigente del settore 5 Edilizia-Urbanistica del comune di Chiavari e la relazione Validità dello S.U.A. tav.60 allegata al progetto con il relativo parere dell'avvocato Damonte sull'applicabilità della L.R.38/2007 e s.m.i.;
CONSIDERATO CHE:
- in data 26 aprile 2001 venne approvato l'originale S.U.A.;
- in data 10 luglio 2003 il TAR Liguria a seguito di ricorsi di privati ed Italia Nostra ha dichiarato inefficace i titoli edilizi rilasciati;
- in data 4 luglio 2005 la società "GLI SCOGLI s.r.l." presentava una prima variante al S.U.A. vigente, modificando tutte le opere a mare e di quelle a terra strettamente correlate (sulla scorta del provvedimento regionale D.G.R. n.810/2005) alla fine di eliminare i vizi riscontrati e riconosciuti dal TAR;
- in data 2 maggio 2007 viene depositata integrazione a seguito delle modifiche richieste
dall'amministrazione comunale e dalla prima conferenza dei servizi referente del 13 luglio 2005;
- in data 25 settembre 2007 con D.C.C. n.34 la C.A esprimeva il proprio diniego all'adozione della prima variante al S.U.A.;
- in data 10 luglio 2008 il TAR Liguria accoglieva il ricorso della società "Gli Scogli s.r.l."
annullando gli atti e gli effetti della D.C.C.34/2007;
- in data 15 aprile 2010 la società "Gli Scogli s.r.l." formulava richiesta per una seconda variante al S.U.A. vigente;
- in data 19 ottobre 2010 con D.C.C. n.62 veniva adottata dalla C.A. la seconda variante al S.U.A.;
- in data 18 ottobre 2011 il TAR Liguria accoglie il ricorso della società "Gli Scogli s.r.l. annullando gli atti e gli effetti della D.C.C.62/2011;
- in data 24 luglio 2013 la società "Gli Scogli s.r.l." formulava istanza di una terza variante al S.U.A. vigente;
- in data 10 ottobre 2013 con D.C.C. n.115 viene adottata dalla C.A. la terza variante al S.U.A. vigente.
PRESO ATTO:
- che nelle norme tecniche di attuazione del S.U.A. approvato il 26 aprile 2001, all'art.3
MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO è indicato che ".........il piano dovrà essere attuato entro cinque anni dall'approvazione";
- che il S.U.A. dal 2001 non è mai stato annullato ne dal giudice amministrativo ne tantomeno superato da alcun provvedimento comunale;
- e delle tempistiche precedentemente richiamate;
PER TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO:
si sottopone all'esame la presente osservazione perchè sia verificata l'efficacia e la validità del piano particolareggiato approvato il 26 aprile 2001, oltre alla non applicabilità della L.R.
6- OSSERVAZIONE VALIDITA' DELL'ITER della PROCEDURA.
Non è stato possibile accedere alla pratica nella sua interezza, perché per analizzare la documentazione precedente a partire dall’originario inizio lavori del 2001 l’ufficio preposto richiedeva di procedere a diverso e autonomo accesso agli atti. Oltre il formalismo vogliamo segnalare che uno degli architetti che ha presenziato alla conferenza servizi per conto dell’Amministrazione a nostra memoria ha avuto ruolo e incarico dal privato proponente all’inizio di tali lavori. Ci sembra utile effettuare questa verifica al fine della correttezza dell’iter istruttorio.
7- OSSERVAZIONE VALIDITA' PIANO VERDE.
La tavola relativa alle alberature è di massima e non risponde a criteri realistici di quanto sarà fattibile. Vengono rappresentate palme, pini domestici dove naturalmente non è possibile che vengano inserite visto che l’intero piano sotto la linea di terra non presenta che aiuole con pochissimi centimetri di terra. Le radici di queste piante non potrebbero attecchire. Manca il piano del verde necessario per un simile progetto.
8- OSSERVAZIONE RELATIVA ALLA DINAMICA DEL LITORALE.
Manca uno studio sulla dinamica litoranea dell'area che viene fortemente alterata dalle opere a progetto. La nuova passeggiata invade completamente l'attuale spiaggia andando inevitabilmente ad alterare le dinamiche costiere. La soluzione di avanzare la linea di riva con riporto di materiale a mare è assolutamente semplicistica e inadeguata considerando anche la posizione dell'attuale scogliera (parallela alla costa). Occorre pertanto che venga prevista una nuova profilatura della spiaggia con uno studio dettagliato con indagini batimetriche, prelievi di campioni sedimentologici e studio delle correnti.
9- OSSERVAZIONE RELATIVA ALL’INTERVENTO SULLE AREE DEMANILI MARITTIME.
In riferimento al chiarimento della Regione Liguria dipartimento pianificazione territoriale paesistica e ambientale del 23/2/2005 prot. 38433/218, spedita ai sindaci dei Comuni costieri di tutta la Liguria e alla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Liguria, dal direttore generale arch. Franco Lorenzani, si scrive che con sempre maggior frequenza arrivavano al Dipartimento progetti inerenti trasformazioni che insistono su aree demaniali marittime nei quale prevale la tendenza all’occupazione delle spiagge con opere sia di carattere pubblico che privato.
In questo chiarimento operativo si rimandava al rispetto dell’art. 8 lett. B punto 15 del piano di utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime che recita:
“La realizzazione di opere edilizie sul demanio marittimo deve essere tale da limitare il più possibile, compatibilmente con l’esercizio delle attività balneari, la chiusura delle visuali verso il mare e la cementificazione dell’arenile”
All’art. 5 punto 6 delle linea guida per le spiagge libere approvate con DGR del 21 maggio 2004 indicava che tutte le strutture devono essere di facile rimozione e poste in modo tale da produrre il minimo impatto visivo. Questo perché detti progetti rischiano di trasformare in maniera irreversibile gli spazi già esigui delle spiagge liguri e compromettere l’integrità e la godibilità del paesaggio costiero. Si pone quindi urgente inversione di tendenza per GARANTIRE LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE COSTIERO E IL CORRETTO UTILIZZO delle aree demaniali marittime contemperando le esigenze turistiche-balneari.
Si cita inoltre la Convenzione di Barcellona del 76 per la protezione dell’ambiente marino e della zona costiera che ha già posto un freno alla progressiva occupazione della fascia costiera approvando leggi e regolamenti che a questo fine interdicono qualsiasi tipo di costruzione. Tali vincoli e cautele sono dettate dalla necessità di contrastare l’aumento dell’erosione costiera diventata per molte cause non più modificabili che accentua il pericolo di riduzione delle stesse dove, specie in Liguria, la LOTTA ALL’EROSIONE DELLE SPIAGGE è per tali ragioni questione quotidiana.
Per questo motivo, aldilà dell’osservazione, tale progetto contrasta con tutte queste disposizioni e non appare approvabile.
I commenti dei lettori
Marenco:
La popolazione ormai da decenni l'hanno abituata ad avere un atteggiamento passivo ( salvo poi mugugnare dopo...)di fronte alle decisioni prese dalle Amministrazioni Locali unica eccezzione forse il caso del viale alberato di LA Spezia che e' intervenuto Vittorio Sgarbi .Consiglio i cinque stelle anche di insistere sul prolungamento della passegiata che tramite le ex gallerie del treno portano a Zoagli .Altra cosa importante( tramite referendum ) fare in modo che i residenti dovendo utilizzare l'autostrada per spostarsi non paghino il pedaggio visto che non hanno nessuna alternativa .Ultimo consiglio visto che ho partecipato a qualche meet up locale ...di non fare diventare questo "movimento " "Cosa Nostra.."aperto solo agli "eletti "e chiamare di volta in volta gente diversa giusto per fare folclore o numero o peggio ancora "scemi di turno..."in poche parole che non diventi un partito "piramidale "come lo sono tutti gli altri...perche' la gente non e' piu' quella di 40 anni fa...Auguri
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