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01 Marzo 2010 | in categoria/e attualita

Alla Giustiniani è la settimana del Donacibo: i volontari del Banco di Solidarietà di Rapallo insegneranno ai ragazzi ad essere “costruttori del bene comune”

Per il secondo anno consecutivo alla Scuola Media “A.Giustiniani” di Rapallo torna la Settimana del Donacibo, che invita bambini e ragazzi ad essere attenti e sensibili ai bisogni degli altri. Per tutta la settimana, dal 15 al 20 marzo, i volontari del Banco di Solidarietà di Rapallo saliranno in cattedra per raccontare la loro esperienza: il Banco ha come impegno quello di distribuire regolarmente alle famiglie in difficoltà del territorio generi alimentari non deperibili, raccolti durante l’anno nei supermercati (come nella Giornata della Colletta Alimentare, che si svolge su tutto il territorio nazionale nel mese di novembre).
Sabato 20 marzo ci sarà la raccolta dei generi alimentari per tutte le classi: in ogni classe ci sarà uno scatolone dove verranno messi gli alimenti che gli alunni liberamente porteranno. Durante l’intervallo o alla fine della mattinata i volontari raccoglieranno gli scatoloni che verranno portati al centro di raccolta presso la Parrocchia di San Pietro di Novella di Rapallo.
“I volontari possono essere maestri di vita e di ideali per i giovani – dice Anna Macera, Preside della Scuola Media “A.Giustiniani” – Siamo convinti che attraverso le iniziative che promuovono una cultura del dono, si può educare alla responsabilità verso se stessi e verso gli altri, cominciando a ridare il giusto valore anche alle cose. Per ragazzi normalmente cresciuti e abituati a vivere nell’abbondanza, condividere i bisogni altrui è un fatto altamente educativo”.
Il gruppo del Banco Alimentare di Rapallo è costituito da una trentina di persone impegnate da 12 anni nell’aiuto concreto ad anziani soli e famiglie in difficoltà economiche, in totale una settantina. I volontari si recano a visitare gli assistiti una volta al mese (è la ragione per cui si richiedono generi alimentari non deperibili, come farina, zucchero, pasta, biscotti, pelati, tonno, riso) e si fermano a far loro compagnia perché, come spiegano ai ragazzi nelle loro “lezioni” spesso è la solitudine la forma di povertà più terribile. Saranno gli stessi ragazzi della “Giustiniani” ad inscatolare il cibo che verrà distribuito alle famiglie in stato di bisogno.